I dati del secondo ciclo dell’indagine Audipress per il periodo 2 aprile–8 luglio 2012 sulla lettura dei quotidiani cartacei in Italia disegnano la crisi irreversibile dei media tradizionali, molti dei quali sono in seria diffiocltà economica nella transizione al digitale. Si salveranno davvero in pochi. Molti dei quotidiani tradizionali hanno dei costi fissi e di personale incompatibili con un pareggio possibile di bilancio
Se la perdita media rispetto al periodo precedente è del 3.8%, i dati relativi a molte testate storiche sono impressionanti. La Stampa ha perso un 11%, il Messaggero il 10%, lo stesso Fatto Quotidiano ha una battuta d’arresto (-9,3%). Non meglio Repubblica (-8,9%) mentre il Corriere riesce a parare la crisi insieme al Giornale (-4,8%) Sole 24 Ore (-4,7%). La Gazzetta dello Sport riesce a tenere (-1,3%) come gli altri quotidiani sportivi probabilmente grazie agli Europei di Calcio. Eccezione al calo generalizzato il boom del Giorno (+24%)
I dati Audipress ordinati (elaborazione Vittorio Pasteris)
-bottom: 5px;”> Audipress dati aprile–8 luglio 2012 from Vittorio Pasteris