Venerdì 22 giugno 2012, presso il Centro Studi CTS, in via Albalonga 3 a roma , dalle ore 10,30 sarà presentato l’Appello ai media per l’informazione ambientale. L’Appello è rivolto ai direttori delle testate giornalistiche ad alta diffusione, alle reti televisive e ai talk show, ovvero alle voci più popolari e più seguite dei media italiani, affinché passato il picco di attenzione sulla Conferenza di Rio, non si torni a parlare di ambiente solo in occasioni delle grandi catastrofi. «Basta guardarsi indietro di pochi mesi – si legge nell’appello – per cogliere a pieno questo paradosso: subito dopo le alluvioni in Lunigiana, alle Cinque Terre e a Genova il tema del dissesto idrogeologico ha ottenuto una larga eco sui media di casa nostra. Adesso però, nella stagione secca, il fenomeno del consumo di suolo, che provoca ogni anno la perdita di circa 500 Kmq di terreno, è scomparso dalle prime pagine dei giornali».
Promosso e sottoscritto, in questa prima fase, prevalentemente da direttori, giornalisti, blogger ed editori della stampa specializzata e della rete, lo spirito dell’appello è proprio quello di sensibilizzare i conduttori dei talk show, i responsabili di rete, le testate giornalistiche «che in un giorno ottengono tanti contatti quanti le nostre testate, tutte insieme, raggiungono in un anno». A loro chiede: «inaugurate con Rio+20 una maniera nuova di trattare la notizia ambientale. Uscite dalla retorica dell’emergenza, andate oltre i picchi d’attenzione dettati dalla cronaca o dall’agenda dei politici e stimolate un dibattito pubblico intorno ai processi d’innovazione che interessano le imprese, le amministrazioni pubbliche virtuosi, le famiglie».
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