E’ realtà, quindi, lo schema per il decreto legge sulla riforma delle professioni, che sarà emanato a breve dal Governo. Nessuno spostamento in avanti della scadenza del 13 agosto, come ipotizzato inizialmente: le nuove norme saranno effettive a partire da quella data. C’è solo un “piccolo” particolare: lo schema del ddl non tratta a parte il caso dei giornalisti, che attendono nuove norme da ormai sei mesi. Nessuna chiarezza sul periodo ponte, sulla laurea obbligatoria, sul percorso agevolato per passare da pubblicisti a professionisti: niente, ancora silenzio. Qualche accenno solamente alla questione della formazione permanente, tema “caldo”, in quanto riguarderebbe tutti gli appartenenti all’Odg. La tensione e l’irritazione sono ormai palpabili all’interno dell’Ordine, che si trova ancora una volta con in mano solo delle ipotesi.
Il ministro Severino si è reso disponibile a discutere con Iacopino un testo ad hoc per la questione dei giornalisti: questo, però, dopo l’approvazione del ddl. Nessuna novità dal fronte, dunque, da una riunione che pareva campale: nessuna certezza, e la data di scadenza del vecchio ordinamento è sempre più vicina.