Lettera aperta di Franco Abruzzo al primo ministro Mario Monti:
“Gentile Presidente, la nostra Ue vuole che i professionisti abbiano almeno una laurea triennale alle spalle. Perché il suo Governo, con il dpr “Severino”, afferma che i giornalisti professionisti italiani possono essere tali anche con la quinta elementare? Il suo Governo umilia i giornalisti e li fa diversi rispetto a tutti gli altri professionisti privandoli di percorsi formativi universitari necessari per comprendere le realtà complesse del mondo del XXI secolo. Lei è un convinto europeista: è concepibile che non applichi le direttive comunitarie sul punto a una categoria professionale?”
Franco Abruzzo: “L’assunto della ministra Severino è semplice: devono conseguire la laurea coloro che intendono accedere a un Albo per il quale già oggi la legge stabilisce l’indispensabilità della laurea. La legge professionale dei giornalisti non prevede tale vincolo e quindi per i giornalisti futuri non c’è obbligo di conseguire una laurea per iscriversi al Registro dei praticanti. La ministra Severino, avvocato, finge di non conoscere il diritto comunitario e la prevalenza delle direttive comunitarie sulla normativa interna degli Stati. Mi lasci dire, Gentile Presidente, che la ministra dimostra una inspiegabile ignoranza che offende l’intelligenza degli italiani. Le dia una girata, lei è un maestro di diritto comunitario”.
Valutare la qualità di un giornalista sulla base della laurea é di una bassezza incredibile…