Arianna Ciccone ci ha segnalato un post intitolato “Come vengono fottuti i giornalisti free lance in Italia #1“, testimonianza di Alberto Puliafito, giornalista freelance che collabora con diverse testate italiane e a cui la rivista Maxim Italia deve ancora pagare un reportage su L’Aquila pubblicato un anno fa. Quella di Alberto è una situazione comune a molti freelance in Italia, ma non è questa la normalità che vogliamo.
Dopo una telefonata al numero della redazione indicato sul sito maxim.it, Arianna scopre che Maxim Italia S.r.L. è fallita a novembre 2011 e che la rivista attualmente in edicola (che porta lo stesso nome) non è responsabile dei debiti contratti dal precedente gruppo editoriale (qui potete leggere il tumblr di Arianna). A quanto pare, infatti, la nuova società Editoriale Mode S.r.L. avrebbe acquistato la licenza direttamente dall’America, senza farsi carico dei debiti contratti dal precedente proprietario.
Abbiamo provato a contattare Alberto Puliafito per capire meglio la situazione ma preferisce non parlare fino a quando non otterrà chiarimenti in merito dal nuovo editore. In risposta a un commento lasciato sul suo blog scrive: ”Le persone con cui sono entrato in contatto per il mio reportage (dai cui non ricevo risposte alle mail), tuttavia, sono le stesse che appaiono nei contatti mail del sito maxim.it e non si rileva alcuna discontinuità apparente dal sito. Probabilmente, il polverone suscitato aiuterà a chiarire la questione…”
Rimane molta perplessità attorno a questa fumosa vicenda, emblematica degli ostacoli con cui si deve confrontare chi lavora nel mondo del giornalismo precario: com’è possibile che una rivista come Maxim fallisca nell’assoluto silenzio? Con un passaggio di testimone avvenuto nell’ombra. E il nuovo editore, perché non si è preoccupato di aggiornare il sito web? Dove sono finiti i vecchi proprietari? Quanti freelance della vecchia Maxim si trovano oggi nella stessa situazione? Questo post verrà aggiornato con tutte le novità.