Giorni agitati, in Rcs. Della Valle attacca sulla malagestione e sulla distanza dalle logiche imprenditoriali? John Elkann risponde indicando il balzo (+20%) che il titolo RCS ha fatto ieri in borsa: “Il segnale che viene dal mercato è positivo e ci incoraggia a proseguire nella strada che abbiamo intrapreso”. Si sbaglia di grosso, o fa finta di sbagliarsi.
Il mercato ha reagito positivamente a un’ipotesi – quella di un’Offerta pubblica di acquisto – che nascerebbe proprio per rispondere, sul mercato, alla “strada intrapresa” da Elkann e gli altri. È la strada di un Cda debole, espressione del classico capitalismo di relazione e che perde sempre di vista il mercato editoriale e il mondo che cambiano. Un pasticcio di cui anche Mediobanca non dovrebbe essere molto contenta, come prima azionista di Rcs, se non fosse la stessa Mediobanca che già sta bruciando passo a passo la credibilità costruita in 40 anni giocando malamente sui tavoli delle partecipazioni: ieri Ligresti, oggi Rcs, domani – chissà – Generali. Come uscirne? Ci vorrebbe davvero un’opa. Diego Della Valle passi dalle parole ai fatti e lanci un OPA in modo da inchiodare tutti i pattisti alle loro responsabilità in caso non vi aderissero. Ne ha i mezzi finanziari e le capacità. A Rcs e al paese farà bene vederle alla prova dei fatti.