Come pesci nella rete

Via Il Fatto Quotidiano

Stiamo bene nella rete. Se sappiamo comportarci adeguatamente online e ridere di noi. Chi ha dimestichezza con internet non interpreti “Come pesci nella rete” (Armando Editore) di Marika Borrelli e Januaria Piromallo alla stregua di un saggio serioso. Si tratta, semmai, di un manuale di sopravvivenza e di comportamento per internauti del mondo online e dei social media.

Raccontato da autrici appassionate di società e di costume, il libro descrive le relazioni che si intrecciano scrivendo un blog, aggiornando una pagina di Facebook, postando compulsivamente cinguettii di 140 caratteri. Un saggio semi-serio per chiunque, per apocalittici e per integrati, per born digital e per imbranati, per baby-boomers e pantere grigie, dove si parla anche di un programma di Intel, ad esempio, chiamato “The museum of me”, che raccoglie alcune informazioni statistiche dal nostro profilo su Facebook e le trasforma in un video di un paio di minuti.

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Peluffo ci prova a incentivare l’editoria online

Via Anso

Il futuro per l’editoria locale online nei prossimi mesi potrebbe essere, forse, un po’ più roseo. Le dichiarazioni che il sottosegretario Paolo Peluffo ha fornito oggi (segue video) fanno ben sperare. Sono 120 i milioni di euro che il Governo erogherà come contributi all’editoria per il 2012 molto meno dei 150 del 2011 o dei 180 del 2011, ma Peluffo dichiara che saranno stanziati «sulla base di parametri industriali corretti che spingano le imprese verso comportamenti adeguati alla evoluzione del settore» e aggiunge «il Governo pensa quindi anche a un maggiore impegno verso l’editoria online e a comportamenti che rendano le imprese più sane. È indispensabile pensare a un sistema completamente rinnovato che guardi al futuro».

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Vittime del digitale: l’ Encyclopedia Britannica cartacea

L’Encyclopedia Britannica chiude le sue pubblicazioni cartacee dopo 244 anni. Via Guardian

Its legacy winds back through centuries and across continents, past the birth of America to the waning days of the Enlightenment. It is a record of humanity’s achievements in war and peace, art and science, exploration and discovery. It has been taken to represent the sum of all human knowledge. And now it’s going out of print.

The Encyclopedia Britannica has announced that after 244 years, dozens of editions and more than 7m sets sold, no new editions will be put to paper. The 32 volumes of the 2010 installment, it turns out, were the last. Future editions will live exclusively online.

For some readers the news will provoke malaise at the wayward course of this misguided age. Others will wonder, in the era of Wikipedia, what took the dinosaur so long to die. Neither view quite captures the company or the crossroads.

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L’indiana Jones italiano per immagini

Via Enrica Garzilli Gli articoli scritti da Giuseppe Tucci su L’Illustrazione italiana, con il pezzo di apertura di Enrica Garzilli. La prestigiosa rivista milanese fondata dai geniali fratelli Treves, che ha pubblicato articoli accompagnati da stupende foto fino al 1962, dopo alterne vicende con il nuovo proprietario My Way Media nel 2010 ha ripreso le … Leggi tutto

Il crollo di gennaio della pubblicità dei quotidiani cartacei

Via Prima Comunicazione Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -9,6%. In particolare i quotidiani nel loro complesso registrano un -8,3 % a fatturato e un +3,4% a spazio, con la conseguente diminuzione del prezzo medio. L’andamento è confermato dai dati relativi alle singole tipologie: La tipologia Commerciale nazionale ha … Leggi tutto

Se nel 2014 il Corriere uscisse solo in forma digitale

Francesco Piccinini via Fanpage

Il 2014 sarà l’anno della verità per molti: per i quotidiani locali così come per le grandi testate nazionali. C’è chi si sta preparando al meglio e chi “aspetta” come nella migliore tradizione italiana. Chi si sta muovendo rapidamente è il Corriere della Sera che deve combattere un sensibile calo delle vendite in edicola; in pochi mesi il giornale di Via Solferino è passato dalle 498.000 copie di luglio 2010 alle 465.000 di dicembre 2011 (dato Prima Comunicazione Febbraio), perdendo in poco meno di un anno e mezzo quasi l’8% dei suoi lettori. Se utilizziamo un arco temporale più ampio l’emorragia di lettori è ben più forte: solo nel 2006 il quotidiano milanese raccoglieva intorno a sé un dato di diffusione di ben 624.000 copie. In cinque anni sono quasi 200.000 i lettori che non acquistano più il giornale del gruppo RCS (-30%). Un dato preoccupante che si riversa nei bilanci e che ha fatto registrare al gruppo editoriale, a settembre 2011, una perdita netta di 25,5 milioni di euro (fonte affaritaliani). Un dato importante causato anche dal rallentamento della vendita pubblicitaria su carta, il cui mercato, nel 2012, non sarà più secondo a quello televisivo ma verrà scalzato proprio dal web. I segnali di una possibile “dismissione” della parte “stampata” del giornale, si leggono anche tra le pieghe di questa nota sindacale. RCS vorrebbe cartolarizzare lo stabile – rinnovato di recente – trasferendo la redazione a Crescenzago e lasciando in centro città la tipografia. Una scelta in controtendenza – come detto – con la recente ristrutturazione atta a ospitare le varie anime del Gruppo – dal Corriere alla Gazzetta, passando per la Web-Tv . Uno scenario che non può non lasciare colpiti gli osservatori. Uno scenario da “dismissione” al quale il giornale sta associando una forte spinta verso il digitale. La scelta, ad esempio, di regalare per un anno la versione tablet ai nuovi utenti di un noto gestore telefonico – i beni informati dicono che lo sfoglio del giornale sui dispositivi mobili sarà gratuito anche per i nuovi clienti dei treni NTV – ha permesso al Corriere di avere, ad oggi, circa 55 mila abbonati su iPad/TabletAndroid, di cui 30/35 mila gratuiti.

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Colloquio di lavoro: cortesemente: mi fa vedere il suo profilo Facebook

Via Corriere.it Vuoi giocare a football nel nostro college? E allora devi accettare l’amicizia del tuo allenatore su Facebook. Risuona più o meno così il consiglio-minaccia che la University of Carolina ha consegnato ai suoi studenti-atleti appena iscritti. Per poter far parte della rosa sportiva, il manuale del perfetto studente informa che vige questa regola: … Leggi tutto