Alla Cento Autori, editrice del libro collettivo Il Casalese su Nicola Cosentino, è stato chiesto un milione e 200mila euro di risarcimento per la presunta diffamazione contenuta nei capitoli scritti da Massimiliano Amato, Arnaldo Capezzuto, Vincenzo Senatore, Peppe Papa. Querela intentata non dal deputato Pdl Cosentino (il «casalese» del titolo) bensì dal fratello Giovanni, titolare delle aziende di famiglia Aversana Petroli e Ip service. Nello specifico: un milione per «danni morali materiali e patrimoniali» e duecentomila euro «per riparazione pecuniaria» (l’altra querelata, oltre Centoautori, è la società Data print). Non solo: al primo punto dell’atto pervenuto ai cronisti figura anche la richiesta con «procedura d’urgenza» di sequestro e persino di distruzione delle copie già distribuite in tutta Italia dell’inchiesta edita da Cento Autori (gli altri contributi al volume sono di Luisa Maradei, Ciro Pellegrino, Giuseppe Crimaldi, Corrado Castiglione, Antonio Di Costanzo). L’udienza è fissata per il 5 aprile.