La Panda è simpaticamente: l’incapacità di gestire le PR online di Fiat

I geni della brand reputation ora mandano in avanscoperta gli avvocati che così combinano disastri senza confini sulla Rete. Complimenti ai geni della comunicazione ed agli uffici legali. Via QP Succede che la “piccola, simpatica, anti-crisi” nuova Panda sia stata costretta a rivolgersi a un avvocato per tutelarsi dalle terribili accuse lanciate contro di lei dal giornalista-blogger de l’Espresso Alessandro … Leggi tutto

Un appello al Direttore Generale della RAI, per la dignità delle donne in televisione (e non solo)

L’Associazione Pulitzer lancia un appello per la tutela della dignità delle donne nei media e in Rai in particolare.

Gentile Direttrice generale della RAI Lorenza Lei, Le scriviamo per il Suo ruolo istituzionale di Direttore generale dalla RAI ma, ancora prima e soprattutto, in qualità di Donna.
Il 25 gennaio 2012 al TG1 delle 20.00 è stato trasmesso un servizio giornalistico offensivo e umiliante nei confronti di tutte le donne italiane e dei cittadini che pagano il canone per ricevere un servizio pubblico. Stiamo parlando del servizio realizzato dal giornalista Vincenzo Mollica dal titolo “La donna dell’Ariston” nel quale Gianni Morandi e Rocco Papaleo presentano Ivana Mrazova, la valletta della prossima edizione del Festival di Sanremo. Nel vederlo – è inserito in calce alla presente – si renderà conto che si tratta non solo di un pessimo esempio di informazione televisiva, ma di un vero e proprio schiaffo alla dignità delle donne.

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Nulla resterà impunito: l’informazione online fatta da dilettanti secondo i graduati Odg

Il segretario dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Paolo Girola esprime nel 2012 queste alte espressioni sul tema del giornalismo digitale: Il complesso dell’informazione locale è insidiato da una gran massa di informazione online: internet, social network. Un’informazione che non da reddito, che diventa sostituiva, che molto spesso devo dirlo è un’informazione fatta da dilettanti di … Leggi tutto

Serve un difensore civico dell’ informazione ?

Via LSDI Un difensore dell’informazione a garanzia dei cittadini, sul modello del difensore civico. E’ una delle proposte emerse nel corso dell’ incontro su ‘’Informazione e pubblicità, relazioni pericolose?’’ che si è tenuto venerdì mattina al Circolo della stampa di Milano in occasione della presentazione della Ricerca realizzata dal gruppo di lavoro su ‘’Qualità dell’ … Leggi tutto

La semplificazione amministrativa di Google

Google ha deciso di fare un po’ di ordine fra policy e disclaimer di una sessantina di servizi Stiamo eliminando oltre 60 diverse norme sulla privacy in tutti i servizi Google per sostituirle con una normativa unica, più breve e di più facile comprensione. Le nuove norme riguardano più prodotti e funzioni, poiché è nostro … Leggi tutto

Per arrivare a una riforma seria degli ordini professionali compreso quello dei giornalisti

Via Lavoce.info

Il decreto sulle liberalizzazioni contiene interventi significativi che potrebbero modernizzare i servizi professionali in maniera incisiva. Il difetto è che non modificano la struttura istituzionale del settore. Le categorie interessate potrebbero così utilizzare il principio di autoregolamentazione per neutralizzarne gli effetti. Una riforma efficace dovrebbe impedire che l’esame di abilitazione sia gestito dagli stessi professionisti che saranno i diretti concorrenti dei candidati promossi. E allargare la composizione degli organi dirigenziali degli ordini. Il decreto sulle liberalizzazioni varato sabato dal governo contiene, per la parte che riguarda i servizi professionali, interventi molto significativi che hanno certamente il potenziale di modernizzare il settore in maniera incisiva. Sono interventi che nessun governo era mai riuscito a introdurre in modo così esteso.
Non si può però non rilevare che non si tratta di interventi strutturali, destinati cioè a modificare la struttura istituzionale del settore. Di conseguenza, esiste il rischio non troppo remoto che le categorie interessate possano reagire a queste riforme utilizzando le molte leve offerte loro dal principio di autoregolamentazione riuscendo a neutralizzarne gli effetti.

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Il Kinect in sala operatoria usa Ubuntu

Via Zeus News

Le possibilità offerte da Kinect – è innegabile – sono molteplici. Sul sito di Xbox, per esempio, c’è un video promozionale che mostra come la periferica di Microsoft possa essere usata nelle sale operatorie, facilitando il lavoro dei chirurghi. Nel corso del video si illustra come la soluzione pensata a Redmond permetta ai dottori di poter utilizzare una applicazione medica senza dover fisicamente toccare il PC, a tutto vantaggio dell’igiene. Tutto bene, quindi, e tanti complimenti a Microsoft.
A guardar meglio, però, verso la fine (precisamente a 1:47) viene inquadrato da vicino il monitor utilizzato in sala operatoria, da cui fa capolino quello che in tutta evidenza è il pannello di default di GNOME, con un tema di colori che grida inconfondibilmente Ubuntu.

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