Nonostante i referendum dello scorso giugno abbiano ribadito l’indisposizione degli italiani ad avere a che fare con l’energia nucleare, sono ancora molti i rischi e i problemi legati alla radioattività: dai rifiuti radioattivi di Saluggia, nel vercellese, alle testate atomiche nelle basi americane di Ghedi e Aviano; dagli effetti del poligono del Salto di Quirra, in Sardegna, all’uranio nelle montagne della Val di Susa. Solo alcuni sono legati alle vecchie centrali atomiche, ma la maggior parte di essi restano taciuti. Lo rivela un libro-inchiesta in uscita oggi, “Scorie radioattive. Chi sa trema, ma in silenzio” (Aliberti editore), in cui oltre alla denuncia si cerca di capire l’origine di queste problematiche. Che, secondo gli autori Andrea Bertaglio e Maurizio Pallante, è riconducibile all’ossessione per una crescita illimitata dei consumi e dell’economia.
Mese: Dicembre 2011
L’analfabetismo di ritorno e il ruolo della Rete
Marco Renzi via LSDI Lsdi ha interpellato alcuni liberi pensatori della blogosfera italiana per capire che peso può avere dal punto di vista digitale la situazione di regressione culturale che ha investito il nostro paese denunciata qualche giorno fa a Firenze dal linguista Tullio De Mauro – Ecco che cosa hanno risposto Vittorio Pasteris, Giuseppe … Leggi tutto
L’Italia in miniatura cinese versione outlet
Si chiama Florentia Village
Le scorie radioattive che fanno tremare l”Italia
L’oggi da sostenere dei giornalisti onesti (ce ne sono) non giovani
A trent’anni sei ancora in tempo a cambiare vita e mestiere, a cinquanta no. A trent’anni puoi pensare solo a te stesso e contare sull’aiuto, almeno morale, dei genitori. A cinquanta, no: ben che vada, hai una famiglia da mantenere. Non puoi riciclarti. Non puoi reinventarti. Ne sai e ne hai viste troppe per cadere nelle lusinghe del cosiddetto “lavoro più bello del mondo” (variante del più celebre “sempre meglio che lavorare“), ma neppure puoi permetterti di rassegnarti ed affogare. La tua professionalità è un handicap. il tuo disincanto è una zavorra. La tua conoscenza del giornalismo e del suo mondo è un ostacolo. Se perdi il lavoro sei morto, ma spesso lo mantieni solo per non far fallire l’editore che non ti paga. Paradossi non dissimili da quelli dei principianti che, credendo di lavorare, lo fanno in perdita e in pratica finanziano il giornale prestando la loro opera gratis.
La pensione è una chimera alla quale, primo, mancano quindici anni (e non entriamo nel merito dell’aumento dell’età minima) e, secondo, che non si sa mai bene se la prenderai e quanto ti darà. Nel caso dei freelance, poi, è peggio: già si sa che sarà una miseria.
Toto direttori di fine stagione (3): la guerra dei Mario
Con tutta evidenza, il 2011 è l’anno dei Super-Mario. Prima Mario Draghi, involatosi dalla piccola Bankitalia alla potente Bce. Poi Mario Monti, che ha preso il Paese per i capelli sul precipizio dello spread (e continua a tirare con gelida eleganza). Imprese toste, senza dubbio, anche se il prossimo superuomo sarà chiamato a una missione persino superiore, suppergiù eroica: recuperare il Tg 1 a fama e ascolti dopo l’Era Minzolini.
Il crollo della pubblicità dei giornali USA
Via LSDI La pubblicità sui quotidiani Usa scenderà quest’ anno a oltre la metà del tetto recordi di 49,4 miliardi di dollari toccato nel 2005. Lo prevede un’ analisi della NAA (Newspaper Association of America), come segnala Alan D. Mutter sul suo Newsosaur. Con i ricavi dei giornali in costante declino nei primi tre trimestri … Leggi tutto
Fiumi di dati non di parole
Interessante e stimolante la conferenza di Topix di martedì scorso sui Big Data, un nuovo modo e un nuovo mondo di dati con cui cercare di fare informazione. Due dei twit taggati #topixconf La conferenza di topixconf sui Big Data è stata come fare un master: grazie per avermi invitato a condurla, ora so cosa … Leggi tutto
Parte l’edizione 2011 di Leweb
Anche quest’anno ci godremo Leweb dall’Italia, ma grazie a streaming e social network sembra di essere a Parigi, anche se non si può ammirare la Tour Eiffel.
This year LeWeb will be livestreamed on 3 different channels:
1. Plenary (main) conference stage including Eric Schmidt, Sean Parker, Karl Lagerfeld, Michael Arrington, and many other VIP speakers
2. Eiffel Stage – Watch our Start-Up Competition Days 1 & 2 and our Social Media Track Day 3
3. Live TV Studio sponsored by IBM – Twit.TV with Leo Laporte, FrenchWeb,, and others will host live shows throughout the 3 days. You can follow and send questions for this on Facebook
We encourage those of you watching online to tweet with the hashtag #leweblive to connect with others watching the livestream.
We partnered with Google this year to create a channel specifically for our start-up competition. December 7-9 the final 16 will have new videos online and your votes will help us determine who gets the People’s Choice Award.
La fine della fuffa nella misurazione dei dati sui giornali cartacei
Era ora che ci si decidessero a misurare con maggiore serietà i numeri dell’editoria. vediamo come va a finire … Via pubblicitàitalia Fieg, in rappresentanza degli editori e Upa, in rappresentanza delle aziende che investono in pubblicità e dei loro centri media, hanno condiviso la necessità di rendere più facilmente accessibili i dati relativi alla … Leggi tutto
Gli annunci di Bakeka sul Fatto Quotidiano
Bakeca.it e il Fatto Quotidiano hanno realizzato un accordo per cui Bakeca.it diventa il canale annunci del Fatto Quotidiano che nella sezione dedicata mostrerà tutti gli annunci presenti sul sito di Bakeka.