Lettera 43 rilancia e aggiorna l’evoluzione del toto direttori
Nel mondo del giornalismo, si sta muovendo vorticosamente la giostra dei direttori. Il direttore della Stampa, Mario Calabresi, potrebbe sostituire presto al Tg1 Augusto Minzolini. Il nuovo governo gradirebbe infatti un terzista, un direttore di garanzia, ben voluto a sinistra, amato al centro, stimato a destra. E questo potrebbe provocare un effetto domino.
Se Emilio Fede dovesse davvero mollare a giugno – come ha promesso – al suo posto andrebbe Giorgio Mulé, che dopo l’esperienza di Studio Aperto tornerebbe volentieri dal settimanale mondadoriano Panorama al piccolo schermo. A sostituirlo, spunta il nome di Augusto Minzolini. Al Tg5 Clemente Mimun, nonostante problemi di salute, continua a restare avvinghiato alla poltrona dell’ammiraglia Mediaset.
Ma il direttore generale dell’informazione, Mauro Crippa, preferirebbe al suo posto Claudio Brachino o Salvo Sottile. Infine, al comando della Stampa, potrebbe finire Gianni Riotta l’ex direttore del Sole 24 Ore.