WikiLeaks chiude i battenti per mancanza di fondi. Il sito fondato da Julian Assange e diventato famoso a livello mondiale per la diffusione di messaggi diplomatici statunitensi coperti da segreto ha deciso di ”sospendere temporaneamente le sue pubblicazioni per dedicarsi in modo aggressivo alla ricerca di fondi”, dopo ”l’embargo” dichiarato nei suoi confronti da Visa, Mastercard e altre organizzazioni che rifiutavano di effettuare le operazioni relative alle donazioni. ”Dal 7 dicembre del 2010, un blocco finanziario arbitrario e illegale e’ stato imposto da Bank of America, Visa, Mastercard, Paypal e Western Union. Questo attacco ha distrutto il 95% dei nostri finanziamenti”, ha detto Assange in un comunicato. ”Negli ultimi undici mesi WikiLeaks ha potuto funzionare solo grazie selle sue riserve di liquidita’. L’organizzazione ha perso decine di milioni di dollari di donazioni per colpa del blocco”.