Diciassette secondi di video appena, che non aggiungono nulla di concreto alla vicenda della morte di Gheddafi che comunque resta un atto feroce. Ma che dimostra il volto più aberrante della rivoluzione e che ne mette in dubbio il valore morale, se ce n’è uno. In questi diciassette secondi di video, pubblicati in rete dal sito web Global Post, che ottiene le immagini direttamente dai miliziani del Cnt, si vede il colonnello di spalle e quindi non visibile in volto che viene sodomizzato, o quasi, con un bastone appuntito da uno dei miliziani che lo hanno catturato. Il video sembra essere autentico. Il raìs indossa la stessa divisa vista negli altri video negli attimi prima della morte. Le macchie di sangue sono compatibili, e anche l’ambientazione sembra la stessa.
Di lì a poco il raìs viene ucciso verosimilmente con un colpo alla tempia, sparato da un ragazzo con la pistola d’oro ritrovata nel bunker del Colonnello. Il corpo viene poi denudato, calpestato, martoriato dai ribelli presenti, quindi caricato su un automobile e portato a Misurata, dove si trova tuttora. E dove la gente fa la fila per andarlo a vedere, con la mascherina per proteggersi dal puzzo.
I ribelli hanno ieri annunciato che non permetteranno che sul corpo di Gheddafi venga effettuata l’autopsia, anche se alcuni sostengono che sia già stata fatta. È stata anche ordinata un’inchiesta per fare luce sugli ultimi momenti di vita di Muammar Gheddafi, ma anche qui il Cnt si è diviso. Alla luce del nuovo video pubblicato viene il dubbio che attraverso l’autopsia e l’indagine vengano alla luce elementi molto imbarazzanti per i ribelli che inizierebbero una nuova era per la Libia all’insegna della barbarie.