Per ora lo ha chiesto pubblicamente solo il vicepresidente del Senato Vannino Chiti, del Pd; Tremonti sembra assolutamente indifferente alla cosa. Rimettere on line tutte le dichiarazioni dei redditi, aggiornate, trasparenti, accessibili gratuitamente a tutti: lo aveva fatto Visco nel 2007, provocando le reazioni di tanta parte della politica e del mondo economico italiano.
Uno dei primi gesti del governo di centrodestra era stato l’embargo dei dati fiscali sul web e l’introduzione di pesanti sanzioni per chi pubblicasse le dichiarazioni dei redditi in Rete.
Oggi il centrodestra invoca sacrifici per tutti, necessari alla nazione per salvarla dal crac finanziario e promette massimo impegno per la lotta all’evasione, elusione, erosione fiscale. Bene, sarebbe giusto ricominciare proprio da qui, rimettendo i redditi sul Web, in modo che gli italiani sappiano chi partecipa e chi no al salvataggio della Patria.