Il termine mobbing nasce dai lavori del famoso etologo Konrad Lorentz per descrivere il comportamento di animali contro altri animali della stessa specie che tende ad emarginali portandoli anche alla morte. Parliamo poi di mobbing verticale da parte dei superiori o orizzontale da parte dei colleghi.
Il mobbing è sempre più diffuso in questo periodo di crisi percheè si cerca di tagliare costi facendo fuori non i meno preparati, ma quelli che vengono scelti come vittime sacrificali da piccoli e incompetenti gerarchi che vedono nella loro paranoia in queste azioni la sublimazione del loro supposto potere aziendale
Il mobbing è una operazione che oramai viene gestita da cinici specialisti che cercano di lavorare nella maniera più subdola aggredendo psicologicamente la vittima del mobbing in momenti successivi evitando per quanto possibile di venire allo scoperto o di essere scoperti o denunciati ma agendo con cura nel silenzio.
Il mobbing purtroppo diventa fenomeno diffuso dove è bassa la sindacalizzazione o dove ancor peggio i sindacati sono infilitrati e compromessi da soggetti facilmente corruttibili.
Le prime mosse della strategia di mobbing sono spesso soft: strani spostamenti aziendali, normalmente celati da piccole promozioni pro forma o per la gestione di nuovi e imporbabili progetti. Lo spostamento in azienda è finalizzato anzitutto al distacco e all’emarginazione rispetto al gruppo di lavoro precedente, spesso quello che era stato guidato.
La fase ulteriomente successiva è l’apparente scomparsa di lavoro da svolgere attribuita a cause di ogni tipo. A quel punto i segnali sono multipli. Occorre cominciare ad aver sospetti. Che fare ? Anzitutto non rispondere con aggressività. E neppure cercare troppa solidarietà aziendale. Chi vi attacca avrà già corrotto altri vostri colleghi. Vi ritrovate senza lavoro specifico. Pensate a procurarvene di nuovo. Pensate a sviluppare nuovi prodotti o nuove strategie. Fate cose che vi siano utili e interessanti, ma evitate di mettervi in pasticci mettendovi in mostra. Potrete evocare gelosie dei colleghi compententi e arrivisti che normalmente sono anche i più ruffiani.
1 commento su “Introduzione al mobbing”
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Interessante articolo, anche io ne ho parlato qui: http://www.lavoroinspagna.com/molestie-sul-posto-… se per caso a qualcuno interessasse approfondire. Un saluto!