Federico Rampini Via Repubblica
L’inflazione arriva da Oriente, è made in China l’ondata di rincari dei prezzi che colpisce il consumatore americano. Un svolta dopo decenni in cui la Cina è stata un potente calmiere invadendo il mercato Usa di prodotti a buon mercato. Ora un insieme di fattori (rialzi dei salari cinesi, un po’ di rivalutazione del renminbi, rincari delle materie prime) trasformano le nazioni emergenti asiatiche in una grande “fabbrica dell’inflazione”. E sul fronte valutario Pechino sta sganciandosi dal dollaro, per la prima volta nel periodo gennaio-maggio 2011 ha investito di più in euro.