Un altro colpo per il giornale free press che ha chiuso un anno fa per debiti. La procura di Cagliari avrebbe accertato una maxi-evasione da nove milioni di euro. Coinvolti manager e imprenditori, da Rigotti a Momigliano.
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Ora però arriva il conto e l’epilogo in una storia dai troppi lati oscuri, quella di EPolis, il quotidiano free press che un anno fa aveva chiuso i battenti per troppi debiti (circa 80 milioni dichiarati in sede sindacale, ma il conto potrebbe essere anche più grosso) e a gennaio aveva dichiarato fallimento. Oggi la procura di Cagliari, insieme alla Guardia di Finanza, avrebbe accertato una maxi evasione fiscale di 9 milioni di euro. Sono stati sequestrati auto, terreni, ville e appartamenti per un valore complessivo di 9 milioni e sono state denunciate sei persone, tra i vertici aziendali e gli amministratori delle società finite nell’inchiesta. Obiettivo dell’indagine: far luce sulle responsabilità del dissesto finanziario che ha portato al crac del gruppo editoriale EPolis, fondato sette anni fa dall’ex editore dell’Unione Sarda Nicola Grauso e poi nel 2007 ceduto ad altri imprenditori fino alla cessazione delle pubblicazioni, nel luglio dello scorso anno.