Nell’ambito di una serie di rinnovamenti (ma che somigliano più a restaurazioni, per ammissione dello stesso direttore) il Sole 24 Ore ha deciso di cambiare la direzione di “Nòva“, l’inserto del giovedì che per cinque anni è stato uno dei maggiori organi editoriali dell’innovazione e della ricerca in Italia, soprattutto grazie alla guida di Luca De Biase, suo fondatore e direttore (formalmente caporedattore), e uno dei più competenti esperti delle nuove tecnologie nel giornalismo italiano. Il cambiamento sarà annunciato in una riunione prevista per le 16 di oggi.
Nel nuovo progetto Nòva sarà – a quanto si dice – più dedicato ai prodotti e a una guida all’uso e alla comprensione delle novità tecnologiche, e meno un luogo di discussione e visione sulle innovazioni e sui fenomeni (un generale ridimensionamento sulle nuove tecnologie riguarda anche il sito del Sole 24 Ore). Tornerà al suo primo formato “broadsheet” e sarà forse spostato alla domenica. Il nuovo responsabile potrebbe essere Fernanda Roggero, che è alla guida del magazine “24?, che si dice sia a sua volta in discussione nei nuovi piani editoriali.
Sul suo blog Luca De Biase scrive:
Oggi alle 16:00 ci sarà una riunione al Sole dalla quale emergeranno notizie sul prossimo futuro di Nòva, il settimanale al quale ho dedicato il mio lavoro negli ultimi cinque anni e mezzo. A tra poco, dunque…
UPDATE: Luca De Biase conferma il cambiamento
Giovedì, dopodomani, Nòva uscirà come al solito. Il numero successivo sarà pubblicato domenica 19 giugno. Avrà la dimensione grande del quotidiano e un numero di pagine tale da costringere tutti a una maggiore brevità. Nòva sarà guidata da un nuovo responsabile – in bocca al lupo a Fernanda Roggero – e rinnoverà la suddivisione degli argomenti, in base alla visione del direttore Roberto Napoletano. In queste ultime settimane ho lavorato con i colleghi al numero zero, tentando di interpretare le indicazioni del direttore: continuare a offrire idee, ma allargare il tiro per aiutare le imprese a comprendere le novità tecnologiche e applicarle, aggiungendo più informazione per i consumatori su ciò che il mercato offre. Il risultato pratico si vedrà strada facendo e toccherà a Fernanda, con i colleghi, trovare il giusto mix. Del resto, la redazione sarà quella di sempre: una redazione curiosa, saggia e impegnata, che ha imparato ad attraversare fiduciosa i passaggi più incerti dell’esplorazione cui sono chiamati i giornalisti dell’innovazione e a godere con i lettori dei momenti più luminosi della ricerca. E i grafici che hanno sempre saputo fare di Nòva una lettura creativa, continueranno a contribuire alla leggibilità e all’intelligenza dell’inserto, con il loro sofisticato pensiero laterale. Ma la grande schiera degli autori che hanno fatto la storia di questo inserto e che continueranno ad arricchirlo di storie importanti, si troverà a disposizione uno spazio più limitato. Questo è probabilmente il vero aspetto triste della situazione.