Una Berlinguer sull’orlo di una crisi di nervi

Via NotaPolitica

Prima ancora della notizia, è arrivata la replica. Da ieri tutti abbiamo letto sui giornali e sui blog dell’indignata quanto altezzosa risposta della direttrice del Tg3 Bianca Berlinguer a quelle che definiva “maleodoranti accuse anonime” nei suoi confronti, seguita a ruota da dichiarazioni di sostegno incodizionato dell’establishment sindacale di categoria, dal segretario Fnsi a qello dell’Usigrai.

Ma cos’era successo di così grave? Tutto nasce da un documento interno circolato nell’esecutivo Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai), scritto da Stefano Campagna, giornalista e conduttore del Tg1. Campagna chiedeva di far luce su una serie di episodi legati alla gestione della direzione della Berlinguer e di tutelare i colleghi del Tg3 intimoriti a tal punto di voler restare anonimi nelle loro denunce (ed evidentemente poco tutelati dal comitato di redazione della testata).



Abbiamo quindi contattato Stefano Campagna per chiedergli di illustrarci nel dettaglio il suo scritto. Il giornalista ha cortesemente declinato qualsiasi commento. Perché, ha detto, si tratta di un documento sindacale interno. “Del resto sono nell’esecutivo Usigrai e rappresento tutte le testate”, ha aggiunto, confermando che, da tempo, riceve segnalazioni dai colleghi del Tg3 che denunciano fatti gravissimi ma, terrorizzati, supplicano l’anonimato. “Cosa deve fare un sindacalista? Tacere, assecondare i silenzi di Fnsi e Usigrai? Da qui la mia richiesta di effetturare una verifica”.

Ce ne scusiamo con Campagna, ma l’occasione era troppo ghiotta. Siamo comunque riusciti ad entrare in possesso del documento e abbiamo deciso di pubblicarlo integralmente. Ai lettori il compito di decidere se si tratta di “maleodoranti accuse anonime” o di qualcosa di molto più serio. Buona lettura.