Manodopera a basso costo assunta attraverso una società terza, creata apposta per aggirare l’accordo sul salario di ingresso. Così la Marcegaglia spa, azienda metallurgica di proprietà dell’omonima famiglia (quella della leader di Confindustria), avrebbe violato l’articolo 28 dello statuto dei lavoratori, incorrendo nella condotta antisindacale. A denunciarlo è la Fiom-Cgil di Ravenna, che nei giorni scorsi ha fatto ricorso al tribunale di Ravenna contro l’acciaieria. La prima udienza era prevista per ieri mattina, ma il giudice del Lavoro, Roberto Riverso, ha ritenuto opportuno rinviarla a mercoledì prossimo per ascoltare altri testimoni.
“La decisione della Fiom Cgil di presentare ricorso al giudice del lavoro per?violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori – spiega il segretario?provinciale della Fiom, Milco Cassani – non è una risposta all’accordo che la?Fiom di Ravenna non ha firmato nei giorni scorsi, piuttosto la definirei?un’azione inevitabile per un sindacato serio che non può tollerare il? comportamento che la Marcegaglia ha attuato e dichiarato a partire da novembre scorso, portando dentro all’azienda manodopera a basso costo, grazie al mancato riconoscimento del contratto aziendale per quei lavoratori”.