L’apertura di Prima Comunicazione di questo mese è dedicata a Banzai
“Siamo cresciuti in maniera sorprendente, addirittura più di Facebook (+21%). Solo Google è cresciuto più di noi in termini assoluti guadagnando 30mila utenti in più su 2 milioni e mezzo. Ma in percentuale Banzai è aumentato più di tutti. In termini assoluti siamo all’ottavo posto e al terzo se consideriamo solo i gruppi italiani: veniamo dopo Telecom Italia e Wind, e prima di Rcs e del Gruppo L’Espresso”, spiega Paolo Ainio.
Il conseguimento di questi ambiti traguardi è legato agli importanti investimenti del gruppo nelle tecnologie: “Stiamo cominciando a vedere i risultati – commenta Ainio – riusciamo a produrre una notevole quantità di contenuti pur restando nei limiti che ci sono concessi dal mercato. Cioè senza gonfiare le redazioni né acquistare contenuti all’esterno. Quello che guadagniamo lo reinvestiamo nelle tecnologie, non nei contenuti”.
Oggi il gruppo Banzai può contare un network di siti verticali che spaziano dall’universo femminile – PianetaDonna, GirlPower,Pianeta Mamma- , ai giovani – Studenti.it e Giovani.it -, dai fornelli -GialloZafferano, Cookaround – alla finanza – Soldionline -, dai viaggi – Zingarate – alle tecnologie – Pianetatech- , fino ad arrivare all’informazione 2.0, quella dei blog e dei social network, rappresentata da Liquida, il portale degli ‘user generated content’ di qualità.
Liquida conta oggi più di 127.000 blog tra italiani e stranieri e rappresenta una vetrina che premia i blog di qualità: “L’anno scorso Liquida ha generato circa 50 milioni di visite sui suoi blog. Mettiamo che ogni visita abbia generato tre pagine viste – spiega Paolo Ainio – in totale sono 150 milioni di pagine viste. Contando un ricavo dalla pubblicità di 2 euro ogni mille pagine, sono 300mila euro generati, come valore, sui blog linkati. Se questi blog volessero comprarsi 50 milioni di visite, al prezzo più basso delle Rete (5 centesimi), dovrebbero spendere 2 milioni e mezzo di euro. In sostanza Liquida ha redistribuito ai blog un valore di 2 milioni e mezzo di euro in visite“.
Ma non dimentichiamo Liquida Network, il circuito di affiliazione pubblicitaria incentrato sul brand Banzai che conta al suo interno alcuni dei principali blog italiani – come Spinoza, Leonardo, Giornalettismo e Vittorio Pasteris – e nato come modalità concreta per sostenere blog di qualità e offrire loro oltre che un contributo economico una opportunità di visibilità e una sorta di certificazione di qualità.
E a chi pensava che i social network avrebbero decretato la fine dei blog, Andrea Santagata e Paolo Ainio sono concordi nel pensare che “quello del blogger diventerà un mestiere che garantirà un reddito al pari di altri lavori. Ci vorrà un po’ di tempo perché tutto questo si affermi ma abbiamo già cominciato. Ci sono dei fashion blogger che guadagnano come il caporedattore di una rivista di moda. Piaccia o non piaccia, siamo di fronte al nuovo modello di giornalismo“.