Oggi in decine di piazze italiane scendono in piazza migliaia di precari, sottoccupati, sfruttati, studenti, per difendere il loro futuro e chiedere ed ottenere un’Italia diversa, più onesta, più giusta.
L’esercito dei precari scende in piazza. A Torino, così come in tutte le maggiori città italiane, sabato pomeriggio giovani e meno giovani, giornalisti, ricercatori, professionisti e insegnanti si daranno appuntamento in piazza Vittorio alle 15 per dire a gran voce “Basta al precariato”.
“Sarà una manifestazione aperta a tutti, non solo a chi vive quotidianamente in una condizione di incertezza lavorativa, senza diritti, senza tutele, con stipendi miseri – spiega Marco Riva, ricercatore e tra gli organizzatori dell’iniziativa torinese – Pensiamo che il precariato sia una condizione sociale non più sopportabile, un problema che non riguarda solo una fetta della popolazione ma bensì l’intera società”.
Pubblicizzato solo sul web, tramite Facebook e gli altri social network, l’evento ha già ottenuto centinaia di adesioni. Gli organizzatori, che fanno parte della rete “Il nostro tempo è adesso” hanno invitato a partecipare anche tutti i partiti politici del centro-sinistra chiedendogli però di lasciare a casa simboli e bandiere di partito in quanto «la manifestazione ha una vocazione civica e così vogliamo che rimanga» si legge in un comunicato del comitato promotore.