Oggi entrano in vigore a Città del Vaticano le nuove norme antiriciclaggio volute da Benedetto XVI per entrare nella lista dei Paesi virtuosi Ocse. Il nuovo organismo di vigilanza sulla finanza bianca sarà presieduto dal cardinale Attilio Nicora, già a capo dell’ente che gestisce il patrimonio immobiliare della Chiesa. Uno sforzo nel segno della trasparenza, che tuttavia non risolve, per ora, uno dei punti più controversi del sistema bancario vaticano: l’anonimato dei conti correnti. Tuttavia, alcuni recenti incontri al ministero dell’Economia fanno presagire un cambiamento di rotta anche su questo fronte. L’ultimo segreto dietro alle mura del Torrione Niccolò V potrebbe cadere molto presto.