Parte Testo Libero, un nuovo blog su Quotidiano Pienontese. E poi la prossima settimana inizieremo a presentare seriamente QP …
Torino brulica di tricolori per le strade. Ci sono quelli istituzionali, quelli sponsorizzati, le coccarde da negozio e le bandiere ai balconi. La quasi totale maggioranza di questi arriva dalla Cina. Niente di grave: è solo una considerazione economico-strategica. Qualcuno ha anche scelto la strada “fai da te”. Ha preso tre pezzi di stoffa rossa, bianca e verde e li ha cuciti insieme. Di norma un proliferare del genere è figlio dei risultati della nazionale di calcio che fa impazzire periodicamente gli italiani e i torinesi in particolare.
Quest’anno il tricolore è figlio delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia e i molti tricolori escono da iniziative assortite di marketing dove per farti comprare qualcosa ci mettono qualche cosa d’altro di bianco rosso e verde. Un classico di questi giorni è appunto lo stendardo tricolore. Non mi stupirei di vederlo inpacchettato insieme anche a scatole di biscotti o merendine per bambini.
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