In queste ore ci sono una cinquantina di persone che stanno lavorando per salvare il Giappone. E per questo, molto probabilmente, dovranno morire presto. Sono i cinquanta eroici tecnici che da ieri mattina la Tepco ha lasciato a lavorare a pochi metri di distanza dai reattori del sito di Fukushima 1 che minacciano di sparare il loro carico mortale nell’atmosfera. Qualcuno li potrà definire dei novelli kamikaze (o tokkotai , questo il nome abbreviato delle «unità speciali di attacco» che nel 1944-’45 si lanciavano sulle navi americane con aerei carichi di esplosivo). O forse sono dei martiri di una tecnologia come quella elettronucleare che ha dimostrato – ancora una volta – di avere delle falle clamorose.
Obituary: Vittorio Ghidella
A Torino molti lo ricordano come l’ultimo grande inventore di automobili della Fiat pre Marchionne. Una sua intervista alla radio Svizzera racconta il suo percorso professionale. E’ morto Vittorio Ghidella. Era malato da lungo tempo. Il suo decesso è avvenuto il 15 marzo a Lugano, ma la notizia è filtrata nella serata a Torino. Ghidella … Leggi tutto