Era il 26 gennaio del 2004. Santo Stefano, il giorno dopo Natale. Un cellulare più o meno smart segnala che uno Tsunami sta squassando i paesi dell’Oceano Indiano. Il primo pensiero è: sarà una strage. E così fu.
11 Marzo 2011 Al mattino davanti a un computer. E’ presto. Arrivano i primi lanci d’agenzia. Terremoto fortissimo in Giappone che sta innescando uno tsunami.Questa volta è andata diversamente. La catastrofe naturale è enorme, 8.9 gradi della scala Richter, dicono 20 mila volte l’energia del terremoto dell’Abruzzo, in grado di spostare forse l’asse terrestre di 10 centimetri, con un fronte del sisma di 700 chilometri per
Noi non sappiamo quanti morti porterà questo disastro immane ma amiano la dignità, la disciplina e la cività che i giapponesi stanno dimostrando in questo momenti.
Da oggi ricorderemo che Tsunami è una parola di origine giapponese