Giovedì sera abbiamo partecipato a un incontro con Raphael Rossi. La storia di Raphael è nota ai lettori di questo blog dato che è stata raccontata da Report un po’ di tempo fa, anche se poi è caduta nell’oblio dei media torinesi che hanno pensato bene di raccontarla per sommi capi ai loro lettori. E’ una storia di tentata corruzione e di coraggio civile nel denunciarla, di disimpegno da parte degli enti pubblici che paradossalmente sono stati favoriti dalla denuncia di Raphael, del solito buon lavoro della magistratura che ha portato in giudizio gli indagati.
Raphael era nel consiglio di amministrazione di Amiat. Hanno cercato di corromperlo per far acquistare un macchinario probabilmente inutile. Raphael ha fatto la cosa più normale in un paese civile: ha denunciato la sua vicenda. E alla fine i responsabili della vicenda sono stati arrestati. La storia di Raphael in due video tratti da Report e Anno Zero.
A parlare direttamente con Raphael, che di persona dimostra tutta la sua normalità e la sua civiltà, si capisce l’amarezza di una persona che ha fatto un atto non facile, che ha permesso di risparmiare molti soldi a un ente pubblico e che poi ha visto come le istituzioni si siano comportate con somma freddezza nei suioi confronti. Il Comune si è lungamente rifiutato di costituirsi parte civile.
La società civile gli è stata vicina. Ha ricevuto migliaia di mail, centinaia di storie di chi ha voluto confidare piccole o grandi storie di illegalità. Ventisette studi legali si sono detti disposti ad assisterlo legalmente in causa gratuitamente. Ora il percorso giudiziario della sua storia è correttamente instradato, non senza difficoltà. Dopo l’udienza preliminare, fra un anno ci sarà il processo ai responsabili della vicenda.
Ora Raphael vuole dare un senso ulteriore alla sua storia cercando di costruire qualcosa che faccia da osservatorio, da luogo diicultura civile e che aiuti concreatamente chi subisce o denuncia corruzione o illegalità. L’indice di corruzione in Italia è tristemente alto rispetto alle medie europee, tanto che siamo più vicini ai valori di Africa e Asia. La corruzione è un vera emergenza nazionale che costa mille euro di sovracosti per ogni cittadino. Esistono buchi normativi nelle leggi che vanno sanati: la proprietà privata è ottimamente tutelata, la proprietà pubblica è difesa malissimo.
Che cosa si può fare coinvolgendo tutte le parti sane della società italiana ?
- Fare cultura della legalità ad ogni livello
- Raccontare e raccogliere storie e casi di illegalità e corruzione
- Aiutare quelli che subiscono illegalita o che vogliono denunciare corruzione.
Noi ci saremo con Raphael, per dimostrare davvero che l’Italia è piena di Signor Rossi.