Il sito di Franco Abruzzo segue la situazione emblematica del Sole 24 Ore
Prima del referendum sul direttore Riotta
“Lo scontro di via Monte Rosa: 70 esuberi o tagli per 21 mln. Il Sole 24 Ore trattiene il respiro: è in corso il referendum su Riotta. Il direttore tre ore prima dell’inizio delle votazioni ha convocato i redattori e ha annunciato: “Sono io il vostro futuro, senza di me sarete soli”. Il “comizio” non ha fatto presa. Adesso tocca a Radio24, agenzia Radiocor e periodici: avranno lo stesso trattamento del quotidiano economico.
“Aiutatemi ad aiutarvi”. “Ho commesso molti errori, ma uno posso dirvi di no: non vi ho mai raccontato che torneremo all’età del latte e del miele del passato. Indietro non si torna”. “D’ora in avanti se qualcuno qui dentro vi censura, telefonatemi: interverrò io”. “Con me dalla vostra parte l’azienda tornerà a incontrarvi e apriremo insieme i cantieri sul piano industriale, senza di me sarete soli”. “Vi prometto di ascoltarvi di più”. “Il “garage” dell’innovazione è sempre stato aperto ai vostri contributi (urla dalla platea: “Balle!”)”. “Il CdR non ha capito, non esistono 70 esuberi, avete la mia parola che sinché sarò qui non ci saranno tagli al personale”. “Anche i caporedattori e la direzione stanno meditando sulla necessità di fare dei sacrifici economici”. “Ho convinto l’azienda a tornare ad aprire subito un tavolo con i vostri rappresentanti sindacali”. “Avrei dovuto ascoltarvi di più”.
Dopo un’ora di comizio improvvisato (dalle 15 alle 16), mentre si stava per aprire il seggio sul voto sulla fiducia o sfiducia, appena Riotta smette di parlare il CdR sale sul palco e cerca di fermarlo per chiedergli di assistere al dibattito ed eventualmente di rispondere alle domande dei colleghi. Ma lui se ne va irritato rispondendo malamente: “No, perché quando potevate non mi avete invitato a parlare in assemblea”. Se questa è la nuova “apertura” alla redazione e la “nuova” comunicazione….
Dopo il Referendum
71 dei 244 redattori (sui 268 aventi diritto al voto) che hanno partecipato (91,04%)alla consultazione hanno sfiduciato il direttore Gianni Riotta. 6 le schede bianche (pari al 2,46% dei votanti). Referendum impietoso per il direttore de “Il Sole 24 Ore”: i 171 no sono pari al 70,08% dei votanti. Eppure il 1° maggio 2009, Riotta aveva ottenuto il gradimento dell’81,5 per cento dei redattori. Un crollo nei consensi senza pari. I suoi 67 sostenitori oggi sono il 27,46% del totale