La cyber guerra fra Israele e Iraq

Via NYT The Dimona complex in the Negev desert is famous as the heavily guarded heart of Israel’s never-acknowledged nuclear arms program, where neat rows of factories make atomic fuel for the arsenal. Over the past two years, according to intelligence and military experts familiar with its operations, Dimona has taken on a new, equally … Leggi tutto

La registrazione del discorso di Fassino al Lingotto

La registrazione integrale del discorso con cui Piero Fassino questa mattina ha presentato al Lingotto la sua candidatura a sindaco di Torino. [audio:http://www.pasteris.it/blog/wp-content/uploads/2011/01/discorso-fassino-lingotto-2011-56k.mp3] Su Twitter gli aggiornamenti dal Lingotto durante la presentazione della candidatura

Si torna a far soldi con l’ iPad. O no

Andrea Fama via LSDI La tavoletta ridarà agli editori la speranza di tornare a far cassa con l’ informazione? Se Ken Doctor (NiemanLab) sostiene che la ‘’rivoluzione dell’ iPad è ormai imminente’’ e le proiezioni per il 2011-2012 parlano di 70 milioni di unità vendute solo negli Usa, qualcuno comincia a chiedersi: da dove viene … Leggi tutto

Torino, il giorno dopo il referendum

Stefano Parola su Repubblica.it

La Politica e una parte del sindacato esultano alla vittoria del sì al referendum di Mirafiori. E mandano un messaggio a Sergio Marchionne: dopo il “sì” della fabbrica ora tocca a lui rendere reali le promesse. Primo fra tutti, il presidente del Piemonte Roberto Cota: “Adesso – dice – bisogna vigilare su investimenti e aumenti di posti di lavoro”. E aggiunge: “È un segnale incoraggiante in un contesto in cui è necessario remare tutti nella stessa direzione. Incontrerò Marchionne, come ho già fatto diverse volte nell’ambito dei rapporti istituzionali. È una persona affidabile”.

Dunque, il governatore è pronto a fare la sua parte. Mentre le tute blu di Mirafiori si preparano a un lungo stop. Martedì una parte dei 5.500 sarà di nuovo in fabbrica, mentre mercoledì e giovedì tornerà sulle linee una parte più consistente. Venerdì varcheranno i cancelli solo gli addetti alla produzione della MiTo e poi non si sa, perché la Fiat non ha ancora dato comunicazioni ufficiali. L’unica certezza è che il 14 febbraio lo stabilimento si fermerà del tutto e scatterà un periodo di cassa integrazione straordinaria che durerà un anno. Per questo l’assessore regionale, Claudia Porchietto dice che “Regione e Provincia dovranno adoperarsi affinché questo anno di stop funga da opportunità per formare in modo adeguato i lavoratori”. E dell’esito del referendum dice che “è stata una vittoria oserei dire meramente tecnica che, pur svelando alcune ombre sulla capacità di Torino a guardare avanti, è un primo punto di partenza. Ora starà alla Regione e alle parti sociali far sì che la fiducia in Fiat sia garantita da un piano industriale serio e puntuale”.

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Di capitale importanza

Un libro ‘per capire che Torino è molto diversa da quella che si vuole raccontare Torino non sta mai ferma; anzi, secondo uno slogan di successo è always on the move. I cambiamenti avvenuti negli ultimi anni in termini di infrastrutture, composizioni sociali, politiche urbane, lavoro ed economia sono lì a dimostrarlo e sono evidenti … Leggi tutto

Obituary: Mick Karn

Scopriamo da Luca Sofri che è morto a inizio gennaio Mick Karn il bassista di quello straordinario capolavoro che sono stati i Japan Il ricordo di David Silvian, leader del gruppo inglese Several months after having been diagnosed with terminal cancer mick finally succumbed to the illness at 4.30pm on 4th January 2011 at his … Leggi tutto

Twitter e la rivolta in Tunisia

Via ArsTechnica Even yesterday, it would have been too much to say that blogger, tweeters, Facebook users, Anonymous, and Wikileaks had “brought down” the Tunisian government, but with today’s news that the country’s president Zine El Abidine Ben Ali has fled the country, it becomes a more plausible claim to make. Of course there was … Leggi tutto

Il buco del bilancio del Comune di Torino

Loris Dadam via Il Fatto Quotidiano Parlando con dirigenti comunali direttamente coinvolti nella definizione del bilancio risulta che la gravità del “buco” finanziario del Comune è molto più grave di quello che viene ufficialmente dichiarato ed i rischi gravissimi ormai lambiscono pericolosamente le tre voci fondamentali: personale, scuola, assistenza. La cultura, ormai, si da per … Leggi tutto