Il mistero della risurrezione dei blog di lastampa.it

Nel maggio 2010 LaStampa.it annunciò ai blogger che erano ospitati nel dominio blog.lastampa.it che dal gennaio 2011 il servizio sarebbe cessato L’azienda La Stampa ha investito per 5 anni nello spazio blog gratis ai lettori, ma in seguito allo sviluppo in questi anni dei social network e di altri spazi interattivi per gli utenti, ha … Leggi tutto

A Torino torna di moda la borghesia

Via Nuova Società

La “borghesia bene” torinese si sta muovendo per dare vita ad una lista per le prossime elezioni comunali che dovrebbe impegnare un gruppo di professionisti, di imprenditori, di intellettuali, di docenti universitari e di insegnanti. Domenica mattina vi è stato il primo incontro in una sala dell’albergo Ambasciatori di corso Vittorio. Formalmente questa lista dovrebbe essere promossa da una nascente associazione che ha per titolo “Torino per Torino 2011/2021”. Scopo dell’associazione, così si legge in una bozza dello statuto, “non ha fine di lucro e si propone di elaborare, promuovere e diffondere studi e proposte in materia di economia, lavoro, cultura, territori, comunicazioni, trasporti, istruzione e formazione professionale, istituzioni politiche ed amministrative ed ogni altra attinente allo sviluppo ed al progresso di Torino e alla regione Piemonte, avendo come riferimento l’Unione Europea”. In un documento predisposto per la discussione sull’eventualità della lista elettorale nella premessa si legge che “nel 2011, con la fine del secondo mandato di Sergio Chiamparino, si concluderà un ciclo politico amministrativo iniziato nel 1993 con la prima giunta Castellani”.

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C’è un futuro per i giornali ?

Oggi alle ore 18.30 al Mondadori Multicenter di Milano,  la presentazione del libro di Enrico Pedemonte: Morte e resurrezione dei giornali con l’autore intervengono Massimo Mucchetti, Gianni Riotta e Jacopo Tondelli.

L’online, convitato di pietra al Congresso Fnsi

Marco Renzi Via LSDI

Il Congresso della Fnsi (numero 26) svoltosi nei giorni scorsi a Bergamo, c’era un ospite segreto, un convitato di pietra sempre presente eppure non ufficialmente convocato, un mondo intero cui pensare di affidare il futuro dell’intera professione, eppure ancora lontano da una seppur minima, e necessaria rappresentanza sindacale, ma anche professionale: l’on line.

Nessun intento polemico e tono critico da parte mia, non fraintendetemi, solo una constatazione dei fatti, realizzata da un partecipante interessato, e francamente assai coinvolto, ai lavori del Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.

Di giornalismo on-line hanno parlato gli ospiti, prestigiosi, convenuti a Bergamo nei 4 giorni della kermesse.

Di informazione sulla rete hanno discusso i delegati sindacali, o almeno la maggior parte di essi, nel corso dei loro interventi al microfono del palco della Sala Alabastro del Centro Congressi Papa Giovanni XXIII.

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Azienda globale, giornali locali

Il Fatto Quotidiano via Dagospia

È il sito Dagospia a fare due più due: la richiesta sarebbe una lettera firmata da John Elkann, presidente di Fiat, e da Marco Tronchetti Provera, presidente di Pirelli, due dei membri forti del patto di sindacato che governa la Rcs, per lamentarsi degli articoli di Mucchetti, uno dei critici più severi delle promesse di Marchionne, di certo il più severo tra quelli che lavorano nei giornali di cui il Lingotto è azionista.

La notizia viene rilanciata anche da Lettera43.it? , ma i verbi al condizionale restano tanti. Sabato la storia esce dal web, se ne occupa Paolo Panerai, editore del gruppo Class, in un lungo editoriale sul suo giornale, Milano Finanza (considerato, negli schieramenti semplificati del potere finanziario all’italiana, vicino all’area di Cesare Geronzi). La Fiat continua a tacere. Nessuna smentita. E fonti vicine al presidente John Elkann al Fatto non confermano l’esistenza della lettera ma neppure smentiscono i malumori per quello che scrive Mucchetti.

Possibile che la Fiat globale, con la testa più a Detroit che a Torino, sia così sensibile a quello che scrive il Corriere della Sera? Quando Elkann ha presentato la separazione tra auto e camion, ora quotati in Borsa da soli con Fiat Industrial, ha commentato che le partecipazioni editoriali “non vanno di certo in Fiat Industrial in quanto sinergie tra mondo editoriale e quello dei veicoli industriali è difficile da trovarne”.

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I numeri delle applicazioni per Ipad dei quotidiani italiani

Ansa, in un approfondimento sulla “ipad economy” presenta i dati delle applicazioni per i tablet dei quotidiani italiani

Cosa sta accadendo invece in Italia? Ecco i dati forniti dai tre piu’ importanti gruppi editoriali. Riguardo il Gruppo L’Espresso, sono state scaricate 1 milione e 200 mila applicazioni per iPad e iPhone (scaricare l’applicazione e’ gratis), costa 3,50 euro a settimana il formato sfogliabile de La Repubblica, e su Repubblica.it letto dagli smartphone il gruppo sta sperimentando forme di micropagamenti (come forse fara’ il New York Times). Invece, per La Stampa ‘edicola’ (cioe’ il quotidiano sfogliabile) su iPhone sono state scaricate 67mila applicazioni (gratis anche queste come la visione del formato pdf ‘piccolo’ sfogliabile, mentre si paga per accedere ai contenuti dello stesso); LaStampa.it per iPhone e’ stata invece scaricata 90mila volte, 29 mila sono inoltre i download dell’applicazione de La Stampa per iPad (ci sono i contenuti del giornale in versione tablet, cioe’ integrati da prodotto multimediali) che al momento e’ gratis come pure la versione ‘pdf’ per iPad che e’ stata scaricata 15mila volte (dopo una fase di lancio sara’ a pagamento, probabilmente con abbonamenti sovrapponibili).

La SIAE rischia di fare la fine di Alitalia

Via Rockol La SIAE ha un debito di 800 milioni di euro nei riguardi degli autori ed editori associati: lo sostiene una rappresentanza importante delle categorie interessate in una lettera firmata dalle associazioni degli editori FEM e ANEM e dalla Federazione Autori FA, nel cui consiglio direttivo siedono tra gli altri Giulio Rapetti (Mogol), Gino … Leggi tutto