Una lettera da un gruppo di italiani all’estero sul caso di Mirafiori

Via Indipedia “Siamo un gruppo di italiani sotto i 40 anni che vivono e lavorano all’estero, ma che continuano ad avere contatti diretti con l’Italia a cui ci legano affetto e nostalgia, accompagnati dalla rabbia di vederlo in costante declino. Nessuno di noi si è finora impegnato direttamente in politica, pur essendo simpatizzanti per la … Leggi tutto

Le conseguenze del non mercato televisivo italiano: Dahlia TV in liquidazione

Via Il Messaggero.it

Il gruppo Mediaset, per il momento, sta a guardare sulla situazione dei diritti sul calcio che Dahlia tv potrebbe essere costretta a restituire alla Lega. È quanto ha affermato il presidente Fedele Confalonieri rispondendo a una domanda a margine del convegno inaugurale del congresso della Fnsi a Bergamo. A chi gli chiedeva se il gruppo fosse interessato a rilevare i diritti delle partite di serie A in caso si rendessero disponibili, ha replicato: «non so niente, ci penseremo».

Intanto l’Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, ha emesso un comunicato stampa che mette in guardia gli abbonati e suggerisce come comportarsi. “Dahlia Tv è in liquidazione, e ora a rischiare sono gli utenti/tifosi che hanno già pagato per vedere tutte le partite del campionato (di Cagliari, Catania, Cesena, Chievo, Lecce, Parma, Sampdoria, Udinese, per la Seria A, e tutta la Serie B). Se i cattivi presagi si concretizzassero, questi utenti/tifosi aggiungerebbero a quelli di Fiorentina e Palermo, già beffati da Dahlia: avevano accettato abbonamenti annuali dietro la promessa di vedere le partite delle proprie squadre, poi trasmesse da altra emittente sul digitale terrestre.

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I problemi economici di Wikileaks derivanti dal blocco dei conti

Via repubblica.it WikiLeaks, che sta affrontando delle difficoltà economiche, ”non potrà più sopravvivere al ritmo attuale”. Lo ha dichiarato in un’intervista a radio Europe 1 il fondatore del sito specializzato nella pubblicazione di file e dossier segreti Julian Assange. “Non potremo sopravvivere per come vanno le cose – ha detto Assange nell’intervista -. Il denaro … Leggi tutto

Twitter e l’autorevolezza dei giornalisti

Via Il Giornalaio La diffusione di Twitter favorisce una crescente adesione da parte dei giornalisti di tutto il mondo che utilizzano la nota piattaforma di microblogging come strumento sia di diffusione che di raccolta delle informazioni. E’ un fenomeno la cui rilevanza è confermata dall’esistenza di una piattaforma ad hoc che raccoglie, suddividendoli per argomento, … Leggi tutto

A Napoli una web TV per pensionati

Via Il Fatto Quotidiano Quella inaugurata il 31 dicembre 2010 dal comune di Napoli non è una web tv per giovani. Anzi. La redazione è quasi interamente composta da giornalisti professionisti di grande rango e prestigio, ma dall’età media piuttosto avanzata. Quasi tutti over 60 e pensionati di lusso, chi della Rai, chi de Il … Leggi tutto

Il giocatore di basket con sei dita per mano

Strano che i siti di informazione italiani, sempre avidi di fotogallery del tipo “strano ma vero”, si siano persi questa storia. Frank Tolbert è un ex giocatore di basket NBA con una particolairtà che lo rende unico al mondo: 6 dita per ogni mano, in pratica un secondo mignolo, dovuta a una malformazione. Molti esperti … Leggi tutto

Wikileaks e l’aria maccartista negli USA

Via Pino Bruno

Joseph McCarthy da Wikipedia

Tira una brutta aria maccartista, negli Stati Uniti del democratico Barack Obama. La guerra fredda non c’è più, ma i metodi restano gli stessi. Sembra che Wikileaks e chi fa controinformazione siano diventati più pericolosi dei terroristi. Le pressioni su Twitter ( e forse su Facebook e Google) per consegnare dati personali e messaggi privati dei collaboratori di Julian Assange sembrano sinistri avvertimenti nei confronti delle centinaia di migliaia di cittadini che, in tutto il mondo, hanno solidarizzato e solidarizzano con Wikileaks, in difesa del diritto all’informazione.

I fatti: una corte federale della Virginia ha ordinato a Twitter di rimettere al Dipartimento di Giustizia statunitense tutta la corrispondenza privata transitata sul social network. La consegna è stata notificata da Twitter agli utenti interessati. Tra loro c’è anche la parlamentare islandese Birgitta Jonsdottir, già collaboratrice di Assange, che però ha annunciato l’intenzione di opporsi.

”Il governo americano vuole sapere tutto sui miei tweet e su altri dati dal 1 novembre del 2009 in poi. Si rendono conto che sono un membro del Parlamento islandese?”, è stata la denuncia della Jonsdottir, che ha scaricato la sua indignazione proprio su Twitter.

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Liberi tutti se questa è la riproduzione riservata

Via Massimo Mantellini Al Post segnalano, con una certa svagata eleganza, che Repubblica ha ripubblicato ben 14 vignette di Makkox in una propria fotogallery apposita, con la solita tangenziale e modesta citazione della fonte (senza link perchè mettere un link quando parrebbe doveroso diventa una alchimia misteriosa) e si appellano ad una qualche ragionevole citazione … Leggi tutto