L’oroscopo 2011 di Torino Cronica

Torino Cronica presenta il suo oroscopo 2011 Leggiamo per esempio l’oroscopo 2011 del Leone, il segno zodiacale del bloggante tiolare Il 2011 è proprio l’anno del Leone. Ma nello zodiaco cinese, che corrisponde al nostro 1614. In quell’anno dubitiamo che qualcuno di voi fosse già in circolazione, anche se la “cronicità” torinese potrebbe aver conservato … Leggi tutto

Il Consiglio Regionale del Piemonte vieta le riprese non autorizzate

Il provvedimento sembra decisamente cervellotico: alla faccia della trasparenza. Sarà solo possibile diffondere riprese “embedded ?” Via Lo Spiffero

Come annunciato, l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale ha preso in esame gli episodi accaduti in Aula nella seduta del 30 dicembre scorso quando gli esponenti del MoVimento 5 Stelle Davide Bono e Fabrizio Biolè hanno lanciato in segno di protesta una mazzetta di facsimili di banconote. Nella gazzarra che si è scatenata gli stessi consiglieri grillini hanno subito una vera e propria aggressione verbale da parte dei colleghi Nino Boeti e Rocchino Muliere del Pd e fisica – un calcio – ad opera dell’ex picchiatore fascista Massimiliano Motta (Pdl). Tutto documentato e reso noto dalle riprese fatte da alcuni consiglieri e diffusi attraverso i principali social network.

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Dalla mafia a Wikileaks e ritorno

Via Repubblica

Scarso impegno contro la mafia. “Anche se le associazioni imprenditoriali, i gruppi di cittadini e la Chiesa, almeno in alcune aree, stanno dimostrando promettente impegno nella lotta alla criminalità organizzata, lo stesso non si può dire dei politici italiani, in particolare a livello nazionale” scrive J. Patrick Truhn, console generale Usa a Napoli, in un dispaccio del giugno 2008. “Come ci ha ricordato Roberto Saviano, il tema (della lotta alla criminalità organizzata, ndr) è stato virtualmente assente dalla campagna elettorale di marzo-aprile” continua Truhn. Il diplomatico suggerisce a Washington di “lavorare per fare presente al nuovo governo che la lotta al crimine organizzato è una seria priorità del governo Usa, e che i drammatici costi economici della criminalità sono un argomento convincente per una azione immediata”.

L’incontro con lo scrittore. “”Quelli che lottano contro la mafia – sottolinea il console
– hanno bisogno di essere considerati come dei modelli reali. E Saviano può ben essere su questa strada”. Lo scrittore infatti “appare regolarmente sulla stampa e sui media radiotelevisivi non come un’autorità per la gente, ma – ed è più importante – come una bussola per coloro che sono disposti ad ascoltare”. Infine il dispaccio riporta un incontro tra il diplomatico e lo scrittore. “Quando gli abbiamo chiesto come il governo degli Usa, al di là della cooperazione giudiziaria, potrebbe supportare al meglio la lotta al crimine organizzato, Saviano, in aprile, ha risposto: ‘Solo parlando della questione, le date una credibilita’ che il resto del mondo, italiani inclusi, non può ignorarè”.

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Da Mirafiori a Wikileaks e ritorno

Stefano Rodotà via  Repubblica e MicroMega

Le parole, i toni, l’argomentare sono di fastidio di fronte alla critica, alla discussione pubblica che pure è il sale della democrazia. Pare evidente che Sergio Marchionne voglia mostrare la regola della forza.

Ha ribadito che suo, e soltanto suo, è il potere di vita o di morte su Mirafiori. Una spada gettata su una bilancia già sospetta d’essere alterata. È così eccessivo questo atteggiamento che viene quasi il sospetto che l’amministratore delegato della Fiat voglia favorire il “no” al referendum, per essere finalmente libero di muoversi in un mondo globale dove tutti gli aprono le porte e gli offrono braccia a qualsiasi prezzo. Un referendum, peraltro, che egli stesso svuota del suo significato proprio, visto che ne rifiuta pregiudizialmente uno dei possibili risultati. Lo sappiamo da sempre che è facile volgere a proprio vantaggio una guerra tra poveri. Per sfuggire a un impoverimento che attanaglia un numero crescente di persone, vi è sempre qualcuno che accetta di vendere la sua forza lavoro riducendo garanzie e diritti. È questo il dono del realismo del Terzo Millennio, dove l’efficienza economica cancella ogni altro valore?

Se vogliamo analizzare più in profondo le dinamiche in corso, ci accorgiamo che qualcosa accomuna la vicenda Fiat e quella che riguarda WikiLeaks. Si tratta del modo in cui il potere si sta redistribuendo nel mondo globale, chi lo esercita, chi può controllarlo. E questa novità non si coglie con i soli strumenti tradizionali, riferendosi solo al sistema delle relazioni industriali, alla tutela del segreto di Stato. Bisogna partire dalle logiche alle quali si rifanno i nuovi padroni del mondo, che non si sentono titolari di un potere controllabile e, invece, si muovono ritenendosi investiti di un potere sciolto da ogni vincolo.

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Perchè Friendfeed piaccia o non piaccia è un social coso meraviglioso !

Un modesto twit dello scrivente che fra un colpo di tosse e l’altro ieri sera ha segnalato una uscita di Matteo Renzi sul caso Mirafiori ha poi generato una interessante discussione sulle implicazioni dirette e indirette dell’accordo che sarà a breve sottoposto a referendum. Punto di partenza la lettura del testo dell’accordo e una segnalazione … Leggi tutto

Libera stampa in libero stato … o forse no ?

Dagospia sostiene che Momenti difficili al Corriere della sera. Una parte degli azionisti rappresentati nel cda della Rcs Quotidiani, secondo quanto risulta a Radiocor, non condivide alcune scelte editoriali della direzione del quotidiano. Tanto da immaginare la richiesta formale di una verifica. Le espressioni di Sergio Marchionne durante la presentazione del piano al Lingotto … … Leggi tutto

Le relazioni industriali dopo Marchionne

Via Lavoce.info

L’accordo alla Fiat voluto da Sergio Marchionne pone fine al contratto nazionale di lavoro che aveva caratterizzato le relazioni industriali di questo dopoguerra e supera di fatto l’accordo del 1993 che aveva consentito di battere l’inflazione e di far entrare l’Italia nell’euro. L’accordo di Mirafiori rappresenta il primo contratto aziendale che viene a sostituire quello nazionale. Se anche qualche azienda della filiera dell’auto dovesse successivamente agganciarsi all’accordo, non per questo esso tornerebbe a essere un contratto nazionale. Ed è da prevedere che altre grandi aziende si avvieranno su questa strada. Già nei giorni scorsi Fincantieri ha denunciato il suo disagio con il contratto di lavoro e con l’assistenza della Confindustria in alcune provincie.

C’è una logica in questa tendenza. Le grandi imprese sono sempre meno interessate al mercato nazionale e guardano ai mercati internazionali. Inoltre, il riferimento settoriale con cui si costruiscono i contratti di lavoro sta tramontando. Le imprese sono interessate più ai mercati di sbocco che alle classificazioni settoriali di natura merceologica. Si delinea così un quadro di relazioni industriali dove saranno le singole imprese a decidere se far ricorso a un contratto aziendale o se applicare il contratto nazionale. Quest’ultimo finirà per essere essenzialmente il contratto delle piccole imprese, ossia di quelle aziende che pensano di non avere strumenti per negoziare un contratto autonomo. Sono anche imprese che non vedono di buon occhio lo svilupparsi di una concorrenza attraverso contratti differenziati per accaparrarsi i migliori lavoratori. Proprio per evitare una tale concorrenza, alcune di esse faranno ricorso a contratti territoriali. Il contratto nazionale costituirà una sorta di base minima per i contratti aziendali, anche se con il passare del tempo sono prevedibili differenze sostanziali che finiranno per renderne difficile la comparazione.

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Forse abbiamo il primo vero candidato sindaco di Torino

Scrive Bojafauss Sarà Vittorio BERTOLA il candidato sindaco di Torino per il Movimento5Stelle. Lui e la sua lista www.movimentotorino.it hanno non-vinto le non-primarie a 5 stelle in quanto risultano l’unica lista che ha presentato la documentazione completa per l’accreditamento del blog di BeppeGrillo.. Anche al nostro invito aveva risposto solo la lista con Bertola portavoce … Leggi tutto