Sono oltre 42mila e, alle prossime elezioni comunali potrebbero fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Sono i cittadini rumeni che vivono stabilmente nell’area metropolitana torinese e che, stando alle attuali leggi, avranno il diritto di votare per decidere chi sarà il nuovo sindaco di Torino. I due schieramenti, di centrodestra e centrosinistra sembrano aver compreso l’importanza di questobacino di voti e stanno duellando per cercare di conquistare parte dell’elettorato.
Così la guida turistica a Palazzo Reale, Daniela Jara Moya, 26 anni, potrebbe avere un incarico ufficiale nel prossimo governo della città. Ingaggiata come testimonial alle primarie per Davide Gariglio, il suo compito, da oggi alle elezioni, sarà quello di informare i cittadini immigrati dei loro diritti e dell’importanza del loro voto. In caso di vittoria del centrosinistra potrebbe persino avere un posto in Giunta.
Ma «Se il centrosinistra torinese si ricorda della comunità romena solo oggi in occasione delle sue cosiddette primarie, il Popolo della Libertà, al contrario, ha già da tempo messo in campo azioni concrete, e non parole, per coinvolgere una comunità così importante in tutte le fasi della vita amministrativa della nostra Città». Con queste parole il coordinatore cittadino del Pdl Torino Carlo Giacometto ha replicato all’iniziativa degli avversari.
Risale all’ottobre dello scorso anno, infatti, la firma di un protocollo di intesa fra il Pdl piemontese – rappresentato dal suo coordinatore regionale Enzo Ghigo – e il Partito Democratico Liberale-Pdl Romania nella figura del senatore Viorel Badea finalizzato all’ottenimento di alcuni risultati decisamente importanti per i cittadini europei di nazionalità romena che risiedono a Torino e in Piemonte.