A me pare che ogni dichiarazione di Marina Berlusconi – che dimentica che Silvio Berlusconi prima di essere il padre di cinque figli è il Primo Ministro di sessanta e passa milioni di italiani – svuoti di senso, e di futuro imprenditoriale, la Mondadori, che secondo me dovrebbe poter andare avanti anche una volta che Berlusconi è fuori dalla politica (che ne ha dopato al rialzo tutti gli interessi economici, inutile sottolinearlo) e magari restando nelle mani dello stesso attuale proprietario.
Suggerisco quindi all’imprenditrice Marina Berlusconi di darsi una calmata ideologica da figlia del proprio e solo suo papà facendo come segue: a Segrate, chiami a raccolta tutti i “suoi” autori in un simposio aperto alla stampa e alle televisioni e chieda loro cosa pensano del Primo Ministro e, innanzitutto, quanto sono contenti di avere per referente editoriale un imprenditore della carta stampata che, guarda caso, è anche per l’appunto Primo Ministro.
E’ ora di dare un taglio definitivo al maledetto tormentone indotto dalla malafede altrui: basta col dire che se sei contro il governo da Berlusconi presieduto saresti allo stesso tempo contro l’editore che ti pubblica, cioè un doppiogiochista e uno che sputa nel piatto in cui mangia, una contraddizione vivente, allorché la vera e unica contraddizione vivente è un imprenditore, oltretutto dell’informazione, che è anche Primo Ministro.
2 commenti su “Aldo Busi vs Marina Berlusconi, temi principali Mondadori e il conflitto di interessi”
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Beh mi pare sia la dimostrazione lampante che il conflitto d'interessi esiste, e non lo dice la sezione Pietraferrata del Social Forum, lo dice la famiglia Berlusconi. O con noi e contro di noi pare essere lo slogan. Se non ricordo male in passato la posizione, almeno teoricamente, fosse di segno opposto. Il proprietario dell'azienda non usa la stessa a fini politici e non ne influenza le attività. Qui pare invece siano loro a chiamare tutti gli interessati in Mondadori alla presa di posizione a favore del proprietario/editore/premier/accusato….
In buona sostanza busi ci dice che non è colpa sua se pubblica per berlusconi, ma colpa nostra che permettiamo che la mondadori sia del presidente del consiglio.
A me pare una fesseria!
Innanzitutto non si parla di colpe, si parla di ineleganza. Io continuo a trovare inelegante che qualcuno accetti di pubblicare usando come editore berlusconi e poi manifesti pubblicamente il suo disprezzo. Certo l'editore grande ti fa guadagnare di più, ma io sono all'antica e al denaro preferisco la coerenza.