Al leader della Fiom Maurizio Landini che lo invita assieme a Piero Fassino ad andare alle catene di montaggio per conoscere davvero i risvolti dell’intesa su Mirafiori, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, replica definendole ”cadute di stile demagogiche e populistiche”. Chiamparino, in occasione dell’incontro con la stampa di fine anno, non nomina Landini ma sottolinea che ”certe critiche vengono da alcuni esponenti della Fiom, e in certi casi vengono da persone, a cui si puo’ rispondere ”l’as mai cerca’ la busca”, (non ha mai strappato l’erba, ndr), ne’ alla catena di montaggio, ne’ altrove. Io qualche anno di lavoro normale l’ho fatto – aggiunge Chiamparino -, anche se da laureato, pero’ c’e’ qualcuno che non ha mai fatto un’ora di lavoro normale.
Alla battutaccia di Maurizio Landini risponde con fastidio: “Conosco le fabbriche metalmeccaniche da molto più tempo di lui. E non solo quelle”. Poi conferma: “Voterei a favore dell’accordo di Mirafiori”. L’ex segretario dei Ds Piero Fassino, candidato alle primarie per il sindaco di Torino, dice che la Fiom ha “un atteggiamento votato alla sconfitta”. E ricorda l’epoca in cui era il delegato del Pci per le fabbriche torinesi: “In quegli anni ho imparato una lezione che Landini sembra ignorare. Come si diceva in sindacalese, di fronte ai problemi veri non si fugge, bisogna sporcarsi le mani”.
Dio protegga i torinesi per un po’ di anni