Si è interrotta la trattativa tra Fiat e sindacati sul futuro di Mirafiori. I dubbi non solo della Fiom sulla nuova proposta della Fiat si sono trasformati in una bocciatura. E l’azienda ha deciso di interrompere il negoziato: “Non ci sono le condizioniper un rilancio dello stabilimento torinese”. Le perplessità espresse già dalla Fiom si sono estese agli altri sindacati : “L’azienda ha fatto un passo indietro- aveva detto Bruno Vitali- perché ha tolto ogni riferimento al contratto nazionale”. Aveva osserva Eros Panicali della Uilm: ” Troppi gli scogli da superare” chiedendo di riprendere la trattativa fra qualche giorno
I nodi su cui si è arenata la trattativa riguardano un sistema di autroregolamentazione dell’assenteismo che nei primi sei mesi non prevederebbe sanzioni e soprattutto l’intenzione della Fiat di escludere la nuova società che gestirà lo stabilimento di Mirafiori (una joint venture con Chrystler) dal contratto nazionale dei metalmeccanici. Oltre alla Fiom, anche Fim e Uilm hanno manifestato dubbi. Così Roberto Di Maulo, del Fismic ora commenta: “Fim e Uilm si sono assunte una grave responsabilità che contraddice il percorso compiuto da Pomigliano in poi”.