Massimo Razzi su Repubblica.it
I file di Wikileaks hanno gettato nello sconforto le cancellerie di tanti Paesi ma hanno anche segnato una svolta storica per l’informazione. La data del 28 novembre 2010 sarà ricordata come il giorno in cui tutto o quasi si spostò, si svolse, si evolse e venne raccontata su internet o, quantomeno, a partire da internet. Pensate: in nessun giornale del mondo si è posta oggi l’annosa questione: “Lo diamo prima sulla carta o sul web?”. Tutti, da Der Spiegel al New York Times, al Pais, a Le Monde, hanno cominciato dal sito, proseguiranno sulla carta e andranno avanti utilizzando i due mezzi come un tutt’uno: un unico medium su piattaforme diverse fatto di approfondimento, di sintesi e attraversato da una serie di questioni qualitative e quantitative che possono davvero portarci a dire che qualcosa di profondamente innovativo è successo.