Le liberalizzazioni per modo di dire delle ferrovie

Via Vittorio Bertola

La vicenda di Arenaways, operatore ferroviario privato che si è messo in testa di competere con Trenitalia per i treni tra Torino e Milano (ma anche per le tratte Torino-Alessandria e Alessandria-Milano), è arrivata in cima alla stampa locale solo recentemente – ma per chi segue da vicino il mondo dei trasporti si trascina ormai da anni.

Peccato che ieri l’apposito ufficio del Ministero dei Trasporti abbia comunicato che ad Arenaways sarà vietato effettuare qualsiasi fermata intermedia tra Torino e Milano, in quanto ciò costituirebbe una forma di concorrenza con i treni regionali di Trenitalia, che sono sussidiati dalla Regione Piemonte; dunque Trenitalia andrebbe immediatamente a chiedere dei soldi alla Regione Piemonte per indennizzarla della perdita di clienti; e la Regione Piemonte non vuole pagare.

Ciò deriva dal fatto che la concorrenza è permessa sui servizi ferroviari a media-lunga percorrenza, mentre sui servizi locali vige il monopolio di ciascuna regione, che tramite un bando internazionale affida il servizio a un operatore ferroviario; casualmente vince sempre o Trenitalia, o una joint venture tra Trenitalia e la Regione in questione. Dunque Arenaways faccia pure il Torino-Milano diretto, ma non fermi a Novara, Vercelli o Santhià, perché questo costituirebbe un danno per la Regione Piemonte e il suo monopolio; e chi se ne frega se invece ne vengono danneggiati l’azienda privata e soprattutto i suoi potenziali clienti.

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Giornalismo digitale (iper)locale a Roma: appuntamento a sabato prossimo

Siamo molto felici dei moltissimi iscritti all’evento dedicato al giornalismo digitale in programma Sabato 13 novembre 2010, dalle 10.30 alle 18.30 a Roma, presso la Vetreria Sciarra, dove ha sede il Digilab dell’Università La Sapienza (via dei Volsci 122). Sul wiki avete ancora spazio e tempo per iscrizioni dell’ultima ora Un incontro informale per tutte … Leggi tutto

La carta diventerà qualcosa di mobile

Via il Giornalaio

L’Audit Bureau of Circulation, la più importante organizzazione al mondo per il monitoraggio delle diffusioni di quotidiani e pubblicazioni che riunisce le imprese editoriali, le agenzie pubblicitarie e gli investitori e vanta 3400 associati, ha rilasciato i risultati della seconda edizione relativamente al mercato editoriale in mobilità, analizzando le iniziative in essere e i piani di sviluppo in quest’area da parte dei propri associati.

La ricerca “Going Mobile: How Publishers Are Solidifying Strategies and Adapting to the Mobile Market”, i cui risultati sono stati appena rilasciati, è stata condotta su base volontaria nella seconda metà di luglio di quest’anno dopo l’ingresso sul mercato dell’iPad ma non degli altri tablet la cui disponibilità è iniziata a partire da settembre.

Il 78% del campione non ritiene plausibile la scomparsa della versione tradizionale, stampata, delle pubblicazioni. La carta non è morta.

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Nuovi problemi per Arenaways: Trenitalia fa vedere i denti

Via Lastampa.it Una doccia fredda: a poche ore dalla presentazione del nuovo treno ai giornalisti, fissata per oggi, e a pochi giorni dall’apertura del servizio al pubblico prevista da lunedì 15 novembre. Ieri l’«Urs», acronimo che indica l’Ufficio per la regolazione dei servizi ferroviari, ha cassato l’impianto del servizio di trasporto passeggeri allestito sulla tratta … Leggi tutto

Una firma per Raphael e la sua schiena dritta

Via Il Fatto Quotidiano

Un mese fa, nella rubrica di Report “C’è chi dice no”, Milena Gabanelli raccontava la storia di un italiano con la schiena dritta: Raphael Rossi, 35 anni, specializzato nella progettazione di sistemi per la raccolta differenziata, fino a quattro mesi fa vicepresidente dell’Amiat (l’azienda municipale per la raccolta dei rifiuti a Torino) indicato da Rifondazione comunista. Essendo incredibilmente competente in materia, tre anni fa Raphael ha scoperto che i vertici aziendali stavano brigando per acquistare (anzi per far acquistare dagli ignari cittadini torinesi) un macchinario inutile e costoso: una cosina da 4 milioni di euro. Incurante di sollecitazioni, ammiccamenti e lusinghe, Rossi ha tenuto duro e con i suoi rilievi tecnici ha bloccato l’acquisto. Allora s’è fatto vivo con lui l’ex presidente Amiat, Giorgio Giordano, facendogli balenare una bella tangente se non si fosse presentato in Cda a dire no all’acquisto. Rossi ha fatto ciò che ogni buon cittadino dovrebbe fare, infatti quasi nessuno fa: s’è rivolto alla Procura della Repubblica. I magistrati e la polizia giudiziaria l’hanno invitato a fingere di accettare la proposta indecente e, grazie a lui, hanno smascherato e incastrato i tangentari, arrestandoli e chiedendo il rinvio a giudizio di sette persone per reati che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.

Realtà digitale

Via Vittorio Zambardino Alle annuali Venice Sessions di Telecom Italia, che sono date anche in diretta streaming, stamattina hanno discusso dell’amore nella realtà digitale e sono finiti fatalmente a discutere di “realtà” con la partecipazione di psicologi, psicanalisti, filosofi e quanti altri. Se fossi stato lì avrei obiettato che il digitale è tutto un gigantesco … Leggi tutto

Una Famija Turineisa molto impegnata

Via Lo Spiffero

Ci sono molti modi per rendere onore alla Patria, non ultimo quello di lavorare alacremente alle celebrazioni del 150esimo anniversario della sua unità. E se il capofamiglia Walter Barberis, docente all’Università e segretario dell’Einaudi, è stato incaricato di provvedere alla rassegna “Fare gli italiani”, evento clou delle manifestazioni che si terranno il prossimo anno, alla sua dolce metà, Anna Martina, megadirigente del Comune, inviata dal sindaco Sergio Chiamparino al fronte del Comitato organizzatore, è stato assegnato il compito di sovrintendere tutto ciò che verrà ospitato negli spazi dell’Ogr, «sia nell’allestimento che nella gestione nonché nell’organizzazione del calendario degli appuntamenti, oltre che la realizzazione della mostra “Fare gli Italiani”», proprio quella curata dal consorte. Ma non basta, di riffa o di raffa, alla kermesse lavorano pure il figliolo, Marco Barberis, che nel periodo olimpico si è fatto le ossa come responsabile della Medal Plaza, e la fidanzatina Silvia Bertetto, collaboratrice dell’assessore Fiorenzo Alfieri.

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