Via Agoravox. La notizia su Renesysblog
Quindici minuti durante i quali il 15% del traffico Internet statunitense sarebbe stato dirottato verso la Cina, che lo avrebbe decriptato e immagazzinato, mettendo a rischio sicurezza e privacy degli USA. E’ quanto sarebbe accaduto alcuni mesi fa, per la precisione l’8 Aprile scorso, secondo quanto ha pubblicato la rivista americana specializzata National Defense Magazine.
Se così fosse, dati estremamente sensibili quali le comunicazioni in entrata e in uscita sui siti delle forze armate e delle autorità governative degli Stati Uniti potrebbero essere finite nelle mani della Cina. Un danno incalcolabile per la sicurezza nazionale statunitense di cui non sono prevedibili le conseguenze.
Il ritardo con il quale la notizia del dirottamento IP è uscita dall’ambito degli esperti della cybersicurezza per arrivare ai media internazionali, getta un’ulteriore ombra sull’accaduto. La cyberguerra tra USA e Cina non è certo una novità ed è testimoniata da numerosi episodi, ma se fosse confermata un’operazione di IP hijacking di tale entità da parte della Cina, si tratterebbe di un’azione che alza decisamente il livello dello scontro.