Ci sono molti modi per rendere onore alla Patria, non ultimo quello di lavorare alacremente alle celebrazioni del 150esimo anniversario della sua unità. E se il capofamiglia Walter Barberis, docente all’Università e segretario dell’Einaudi, è stato incaricato di provvedere alla rassegna “Fare gli italiani”, evento clou delle manifestazioni che si terranno il prossimo anno, alla sua dolce metà, Anna Martina, megadirigente del Comune, inviata dal sindaco Sergio Chiamparino al fronte del Comitato organizzatore, è stato assegnato il compito di sovrintendere tutto ciò che verrà ospitato negli spazi dell’Ogr, «sia nell’allestimento che nella gestione nonché nell’organizzazione del calendario degli appuntamenti, oltre che la realizzazione della mostra “Fare gli Italiani”», proprio quella curata dal consorte. Ma non basta, di riffa o di raffa, alla kermesse lavorano pure il figliolo, Marco Barberis, che nel periodo olimpico si è fatto le ossa come responsabile della Medal Plaza, e la fidanzatina Silvia Bertetto, collaboratrice dell’assessore Fiorenzo Alfieri.
Ora a turbare quest’idilliaco quadretto familiare è arrivato l’insolente Ferdinando Ventriglia che in una lettera al sindaco, al presidente della Sala Rossa e al segretario comunale ha messo in luce il possibile conflitto di interesse, sollecitando agli uffici un approfondimento legale. Il vicepresidente del Consiglio comunale chiede a Chiamparino di valutare aspetti di inopportunità di questo assetto, che vede la moglie in veste di controllore del marito, in un momento in cui, anche nella politica, si ripropone una forte domanda di rigore e di trasparenza. Risulta infatti che la Martina, direttore della Comunicazione abbia ricevuto l’ingrato compito di seguire l’operato del coniuge nella seduta del Comitato 150 del 2 agosto scorso. Il bubbone è scoppiato a margine dell’audizione di questa mattina dello stesso Barberis e di Giovanni De Luna, altro curatore della mostra, alla Commissione comunale Torino150.