Un tempo erano necessarie le referenze . Oggi sono indispensabili le georeferenze. Geolocalizzare un’attività commerciale non è più un optional ma un imperativo categorico per stare al passo con i tempi e incrementare il business. Con la diffusione esponenziale di cellulari e smartphone dotati di GPS interno, cresce anche l’abitudine di rintracciare un negozio (o un’azienda) con i motori di ricerca collegati alle mappe. Non esserci equivale a non esistere. Allora, come ci si geo-referenzia? Google ha creato una guida in tre puntate: Suggerimenti per la creazione di schede commerciali gratuite con Google Places. Ecco la prima:
Se avete già una scheda commerciale e desiderate modificarla, o se non avete ancora rivendicato la vostra scheda commerciale, visitate o effettuate l’accesso a Google Places qui. Il campo “Azienda/organizzazione” costituirà il titolo della scheda, perciò vorrete inserire il nome esatto della vostra attività.
Il titolo della scheda commerciale deve riflettere il nome esatto della vostra azienda, così come è nel mondo reale. Se da un lato è accettabile escludere estensioni aziendali come S.n.c., S.r.l. o S.p.a., in quanto tali identificatori non sono utili agli utenti, assicuratevi di non aggiungere descrizioni che non fanno parte della denominazione ufficiale dell’attività e di non apportare modifiche al nome stesso. Il titolo della vostra scheda commerciale deve corrispondere al nome reale dell’attività (ad esempio insegna, intestazione della carta da lettere o biglietto da visita) al fine di rispettare le linee guida sulla qualità di Google Places. Le schede che violano tali linee guida possono essere sospese e non appariranno nei risultati di ricerca di Google.
La prima parte della guida, a cura di Claudia Pfalzer, Local Search Quality di Google Italia, è qui.