Nel bilancio energetico dei paesi, anche i più sviluppati, il 50% circa dell’energia consumata va sprecata e si perde o nelle trasformazioni, ad esempio nel produrre elettricità dal petrolio, o durante i trasporti, lungo gli oleodotti, le linee ad alta tensione, i gasdotti. Si tratta di energia che non produce lavoro utile ma che viene comunque consumata, viene pagata e causa la metà dell’inquinamento imputato ai consumi energetici.
Se ne discuterà all’Accademia dei lincei, in occasione della XXVIII Giornata Mondiale dell’Ambiente, nel corso del convegno “Energia ed ecologia: un peso o un’opportunità per l’economia?” del 15 ottobre. Il convegno metterà in luce l’ampio potenziale di sviluppo economico e industriale offerto dai programmi per affrontare i problemi dell’energia e dell’ambiente: il rilancio del nucleare, le potenzialità delle rinnovabili, il controllo delle emissioni, le nuove soluzioni nel settore dei trasporti, le iniziative per i risparmi e l’efficienza energetica.