Valutazioni di uno strepitoso decolletè di un maturo maschio italiano di successo

Via Gad Lerner

Ero seduto anch’io sul palcoscenico della Fenice di Venezia, sabato sera, quando d’improvviso abbiamo visto illuminarsi la faccia di Bruno Vespa: “Assegniamo ora il Premio Campiello opera prima a Silvia Avallone, autrice del romanzo ‘Acciaio’, e prego la regia di inquadrare il suo strepitoso decolletè”. Non pago, quando s’è ritrovato al fianco la giovane scrittrice vestita di chiffon, Vespa ha indugiato sul tatuaggio che ne orna una spalla, gliel’ha cinta e –rivolto alla platea degli industriali veneti promotori del Campiello- ha soggiunto: “La sto toccando e vi assicuro che nonostante il grande successo già conseguito, vibra ancora d’emozione”.
A quel punto ho incrociato lo sguardo con quello allibito di Michela Murgia, la trionfatrice dell’edizione 2010, seduta accanto a me. Con la sua autorizzazione, riferisco l’istintivo commento sussurratomi dall’ottima autrice di “Accabadora”: “Ma come è possibile? Vespa si comporta come un vecchio bavoso!”.

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Contro la cattiva scienza in TV

L’intento di Cattiva Scienza in TV è di Lanciare una controffensiva ai programmi televisivi che giocano sulla credulità popolare spacciandosi per scienza, quellii che vorrebbero far passare per Scienza argomenti come i cerchi nel grano; Atlantide; i templari; le scie chimiche; o segreti delle piramidi; le profezie maya e di Nostradamus; il mostro di Loch … Leggi tutto

Il fallimento della vaccinazione per l’influenza suina è colpa dei media?

Youcapital.it, informazione e ricerca della verità: gli studenti del Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati di Trieste realizzano un inchiesta sugli aspetti informativi e mediatici relativi al caso virus H1N1. Pubblicata su Youcapital.it il progetto di inchiesta giornalistica dal titolo: “Fallimento della vaccinazione per l’influenza suina. E’ colpa dei media?”, … Leggi tutto

Il terremoto Mentana nei Tg italiani

Via Corriere.it

Terremoto tg: l’ingresso in campo di un nuovo concorrente altamente competitivo, come il TgLa7 di Enrico Mentana, cambia gli equilibri nell’informazione tv. Nella sua prima settimana, la testata giornalistica Telecom ha raggiunto almeno cinque risultati.

Il primo consiste nel dato puramente numerico di spettatori: un dato che è andato aumentando nel corso della settimana, c on un picco (giovedì) di quasi 1.700.000 spettatori (8,38% di share), e una media di 1.500.000 spettatori (7,61% di share). Se si considera che nel settembre dell’anno scorso la media era ferma al 2,33%, si comprende la soddisfazione della rete .

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La storia di un commento in un blog e delle indagini preliminari correlate

Via Luca Conti

Nel settembre del 2007 la Polizia Postale mi cerca. Curioso e un po’ preoccupato, prendo un appuntamento e mi vengono a trovare a casa. Il motivo è banale. Dalla registrazione del dominio verdisenigallia.it, dove si trova il blog del Verdi di Senigallia, da me gestito (all’epoca ero Presidente dei Verdi di Senigallia), gli agenti mi chiedono di fornire loro il log degli IP dei commentatori del blog per una indagine. Mi chiedono nello specifico il log relativo ad un commento. Vado subito sul blog e non c’è nulla. Il commento è stato cancellato. Grazie ad un backup recupero il commento e l’indirizzo IP relativo. Lo copio su un CD e lo consegno alla polizia.

Passano mesi e non so più nulla. La cosa mi passa completamente di mente quando la Polizia postale, questa volta tra gennaio e febbraio del 2009, mi convoca di nuovo. Questa volta sono chiamato a verbalizzare, quasi come in un interrogatorio molto cordiale, chi è il gestore del blog, come il blog veniva gestito, quale politica di moderazione dei commenti. Il motivo? Qui è necessario un passo indietro e riprendere dall’origine dei fatti.

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Un diverso approccio al giornalismo digitale

Via Rosebud

Niente di più sbagliato e niente di più deleterio, soprattutto in paesi come l’Italia, da sempre abituati a guardare con sospetto al nuovo che avanza. E questo mentre di tutto si avrebbe bisogno tranne che del mettere i bastoni tra le ruote allo sviluppo di quei canali e processi informativi che nel futuro prossimo determineranno il nostro destino. Perché non vi sono dubbi che nel tempo che verrà, l’equazione informazione=potere (in senso lato e anche in senso molto pragmatico) raggiungerà la sua pienezza. Again, no doubt about it!

Il problema, a mio avviso, è dato dal fatto che i giornalisti dovrebbero continuare a fare i giornalisti, mentre la definizione di una carta d’identità per queste nuove opportunità professionali legate a doppio spago alle problematiche poste dalla scrittura digitale, dovrebbe spettare a dei tecnici qualificati (giornalisti o meno) aventi competenze specifiche. Una simile impostazione permetterebbe infatti di giungere velocemente ad una definizione delle regole (editoriali, ma anche deontologiche) che dovrebbero governare la professione del giornalista digitale contribuendo a darle la dignità di cui è privata al momento. E a darle finanche rappresentanza nei luoghi dove dovrebbe essere rappresentata e dove i giornalisti digitali dovrebbero essere rappresentati.

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