«È un’assemblea storica per Fiat. Siamo chiamati a dar vita a due Fiat, una legata all’Auto, che con Chrysler si é molto rafforzata, e l’altra Fiat Industrial, meno conosciuta, ma una delle società più grandi al mondo con 60mila dipendenti e 30 miliardi di euro di fatturato». Così il presidente, John Elkann, ha aperto l’assemblea straordinaria di Fiat sulla scissione ricordando che «negli ultimi 10 anni» del suo lavoro nel gruppo, «iniziati in modo estremamente difficile», ci sono anche stati «momenti bui». «Molte cose sono cambiate – ha aggiunto – non perché sono cambiati i problemi ma il modo di affrontarli. Non si può più vivere nel mondo delle favole, ma nella realtà, bisogna risolvere i problemi. In Fiat non abbiamo paura del futuro, quello che ci interessa é costruirlo».
«L’operazione che vi presentiamo oggi é da molto al centro dell’attenzione della comunità finanziaria», ha detto l’a.d. Sergio Marchionne. «Si tratta di un tema che ha a che fare con la configurazione del gruppo negli ultimi anni. Il progetto darà vita a due entità distinte, che permetteranno di risolvere un problema strategico, che negli ultimi anni é stato una spina nel fianco per il gruppo.