Via Lastampa.it
«Francesco Profumo è la personalità in grado di allargare la coalizione di centrosinistra e di renderla più forte e competitiva». Nel giorno in cui Gianni Vernetti, uno dei leader dei rutelliani piemontesi, schiera i centristi dell’Api a sostegno della candidatura a sindaco del rettore del Politecnico nel Pd torinese iniziano a manifestarsi apertamente i sostenitori di Profumo.
E tra gli stand della festa nazionale c’è chi teorizza un ticket, «come quando si decise di affiancare il compianto Domenico Carpanini a Valentino Castellani», spiega Umberto D’Ottavio, ex segretario Ds e assessore provinciale all’Istruzione. E un ragionamento analogo lo fa anche un altro assessore provinciale, Carlo Chiama, della sinistra Pd.
Il ragionamento di Vernetti, che riprende e approfondisce la riflessione fatta alcuni giorni fa dall’altro rappresentante dell’Api, Marco Calgaro, parte dalla constatazione che «il Pd non è autosufficiente, come per altro dimostra il risultato delle Regionali» e che le «primarie non sono certo lo strumento migliore per selezionare il candidato e non si possono imporre agli alleati». Vernetti non chiude la porta alla sinistra ma sottolinea la necessità di «recuperare quegli elettori che si trovano nelle aree di confine con il centrodestra».Ma la candidatura di Profumo inizia a farsi largo anche nel Pd, soprattutto in alcuni personalità che negli anni passati hanno guidato i Ds (D’Ottavio) o il Pd (Chiama). Spiega il secondo: «Da quando è nato il Pd, cioè tre anni fa, non è emersa una candidatura naturale di partito per la successione di Chiamparino e allora io credo che le competenze maturate in tanti assessori e consiglieri regionali possano essere messe a disposizione di un progetto politico più ampio sul modello analogo al Castellani 2».
Correva l’anno 1997 e al professore del Politecnico campione della società civile diventato sindaco dopo i disastri di Tangentopoli i partiti affiancarono Domenico Carpanini per la sua conoscenza della macchina comunale e delle esigenze dei cittadini a partire dalla sicurezza. Chiama e D’Ottavio pensano ad una figura politica da affiancare al rettore del Politecnico che «non deve avere paura di affrontare le primarie», conclude l’assessore al Bilancio di Palazzo Cisterna. Se l’area moderata si schiera a fianco di Profumo, la Federazione della Sinistra lavora per cercare un’intesa con le varie anime che si muovono alla sinistra del Pd.