Il ricordo delle chat via Skype con Cossiga

Enrico Fedocci via Tgcom

Di lui, di Francesco Cossiga, da ragazzino mi piaceva la personalità, il piglio deciso, la profonda conoscenza dei segreti di Stato, la capacità di dire tutto ciò che pensava, senza ipocrisie. Ma che io potessi diventare suo “amico” tramite Messenger e Skype, questo proprio non me lo sarei mai aspettato. Già, riuscii a scoprire l’email personale del Presidente e gli scrissi una lunga lettera. Poche ore dopo mi arrivò la sua risposta.

Dopo questo incontro durato 4 ore nel suo appartamento romano, per mesi io e il Presidente Emerito abbiamo chattato parlando di terrorismo, Brigate Rosse, degli anni della contestazione. Lui mi raccontava di se stesso, a volte firmandosi, con ironia “L’EX POTENTE” o “L’EX LEADER”. I suoi argomenti preferiti? Il suo tumore, il rapporto – o meglio la sua passione – per l’Arma dei Carabinieri. Amava parlare dei suoi figli, dei loro studi. Diceva che lui e Berlusconi appartenevano allo stesso club. Il club K, ironizzando sul tumore che aveva colpito entrambi. Le videochiamate si susseguivano, soprattutto verso l’ora di cena o a tarda sera. Se ne stava seduto sulla poltrona in pelle rossa del suo studiolo, mentre guardava la televisione. Sulle gambe una coperta e uno dei suoi tanti computer portatili.

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Internet: la rivoluzione dell’Informazione a Verucchio il 27 agosto

Con il passare degli anni Internet si è affermato come canale mediatico di informazione e comunicazione. Tuttavia la rete possiede caratteristiche che stravolgono la logica dei mezzi di comunicazione di massa tradizionali. Infatti, mentre giornali, radio e T.V. presentano l’informazione veicolata, filtrata da pochi operatori, con Internet, invece, chiunque può pubblicare e divulgare notizie. L’informazione … Leggi tutto

La fine di Internet secondo Wired

Chris Anderson via Wired.com

Two decades after its birth, the World Wide Web is in decline, as simpler, sleeker services — think apps — are less about the searching and more about the getting. Chris Anderson explains how this new paradigm reflects the inevitable course of capitalism. And Michael Wolff explains why the new breed of media titan is forsaking the Web for more promising (and profitable) pastures.

You wake up and check your email on your bedside iPad — that’s one app. During breakfast you browse Facebook, Twitter, and The New York Times — three more apps. On the way to the office, you listen to a podcast on your smartphone. Another app. At work, you scroll through RSS feeds in a reader and have Skype and IM conversations. More apps. At the end of the day, you come home, make dinner while listening to Pandora, play some games on Xbox Live, and watch a movie on Netflix’s streaming service. You’ve spent the day on the Internet — but not on the Web. And you are not alone.

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Obituary: Nicola Cabibbo

Via Corriere.it È morto lunedì sera a Roma il fisico Nicola Cabibbo. Era malato da tempo e negli ultimi giorni le sue condizioni di salute si erano rapidamente aggravate. Cabibbo, 75 anni, è stato uno dei fisici italiani più noti a livello mondiale per il contributo dato alla conoscenza del mondo delle particelle elementari. Le … Leggi tutto

Una Rete per i giornalisti in Rete

Via LSDI

Lsdi lancia una rubrica fissa – Giornalisti digitali –  dedicata all’ informazione online – L’ obbiettivo è dar vita ad un punto di aggregazione dove confluiscano e prendano corpo – anche organizzativamente – le tematiche professionali (e le richieste di riconoscimento) che investono tutti coloro che – professionisti o no, iscritti all’ albo o meno – fanno giornalismo sul web

Quando getti un sasso nello stagno, sulla superficie si formano tanti cerchi concentrici che si vanno via via ad ingrandire in modo inversamente  proporzionale alla distanza dal punto in cui il sasso è affondato. Ebbene, noi pensiamo possa essere questa, in estrema sintesi, l’ operazione che vorremmo fare con l’avvio su Lsdi di una rubrica fissa dedicata all’ informazione on line.

Cercare di dar vita ad un punto di aggregazione dove confluiscono e prendono corpo – anche organizzativamente – le tematiche professionali (e le richieste di riconoscimento) che investono tutti coloro che – professionisti o no, iscritti all’ albo o meno – fanno giornalismo on line.

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Anche il PD licenzia

Via ZeusNews La chiusura di Red Tv non ha fatto notizia come la casa di An a Montecarlo, ma in fatto di coerenza fra il dire e il fare nelle forze politiche non c’è molta differenza. Red Tv, la web-tv fondata da Massimo D’Alema, con sede a Roma a Palazzo Grazioli (erano vicini di casa … Leggi tutto

Torino può farcela a patto che … decentramento, sostenibilità ambientale e ricerca

Promemoria per i candidati a sindaco (e aspiranti consiglieri) alle prossime elezioni. La situazione è difficile: la futura amministrazione comunale avrà risorse limitatissime e potrà offrire poco in termini di quantità di denaro spendibile per i cittadini. Le proposte di Rinaldi, economista dell’Ateneo torinese  Via Lospiffero

Due osservazioni circa il quadro generale in cui la futura amministrazione comunale si troverà ad operare:
a) cambiamento climatico; già nel 1993 sapevamo che il clima stava cambiando e che almeno in parte ciò era causato dall’ uomo, oggi però ne abbiamo la quasi assoluta certezza; inoltre documenti come il rapporto Stern o le previsioni del Pentagono vengono ad evidenziare come la lotta al cambio climatico debba essere la priorità numero uno di ogni amministrazione ad ogni livello.
b) La crisi economica va intesa sopratutto come crisi italiana; l’economia globale è cresciuta molto negli ultimi quindici anni, non così quella italiana. La crescita economica è il presupposto per aumenti salariali e per la spesa pubblica ed essa dipende da sviluppo tecnologico e accumulazione di capitale. Negli ultimi anni in Italia entrambi sono stati scarsi. Quindi la crescita è destinata ad essere modesta. Chi vuol godere perché forse nel 2010 e nel 2011 cresceremo dell’1% dopo due anni in cui abbiamo perso il 7%, faccia pure; si tratta comunque di una magra consolazione. Tra tutti i paesi sviluppati l’Italia è quello che dal 1980 al 2009 ha più ridotto la sua quota nella produzione mondiale: di ben il 37%, contro il 33 % della Germania, il 31% della Francia, il 20% del Regno Unito e l’11% degli USA. In queste condizioni le risorse di cui disporrà qualunque governo e quindi qualunque amministrazione locale saranno limitatissime.

Alcune implicazioni e proposte:

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Manager di Apple arrestato per tangenti

Via MercuryNews.com

A midlevel Apple manager was arrested Friday and accused of accepting more than $1 million in kickbacks from half a dozen Asian suppliers of iPhone and iPod accessories in a federal indictment unsealed and a separate civil suit. Paul Shin Devine, a global supply manager, and Andrew Ang, of Singapore, were named in a 23-count federal grand jury indictment for wire fraud, money laundering and kickbacks.

“Apple is committed to the highest ethical standards in the way we do business,” Apple spokesman Steve Dowling said in a statement. “We have zero tolerance for dishonest behavior inside or outside the company.” The alleged scheme used an elaborate chain of U.S. and foreign bank accounts and one front company to receive payments, the indictment said, and code words like “sample” were used to refer to the payments so that Apple co-workers wouldn’t become suspicious.

Devine, 37, of Sunnyvale, is being held by the U.S. Marshals Service, according to the Internal Revenue Service. He could not be reached for comment. IRS Agent Arlette Lee declined to comment on Ang’s whereabouts. The indictment describes a scheme in which Devine used his position at Apple to obtain confidential information, which he transmitted to Apple suppliers, including Ang. In return, the suppliers and manufacturers paid Devine kickbacks, which he shared with Ang. The information enabled the suppliers to negotiate favorable contracts with Apple, according to the indictment.

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