Ci risiamo. Quando le elezioni si avvicinano davvero, a destra come a sinistra, i proclami delle segreterie di partito si rivelano per quello che sono: dei bluff. Tutti parlano di democrazia e di volontà degli elettori, ma alla fine nei comuni, come in Parlamento, ci finiscono quasi esclusivamente uomini e donne scelti dalla Casta. E anche quando scattano le primarie, le consultazioni dei cittadini diventano spesso una corsa pilotata per “dare la forza del mandato popolare” a candidati di fatto selezionati dai soliti noti.
Da oggi però vogliamo tornare noi a scegliere chi ci amministra. Grazie alla Rete. Per questo il Fatto Quotidiano lancia le primarie sul web. Per trovare nuovi candidati e nuovi programmi. Per spingere i cittadini a rimettersi in gioco suggerendo nomi o, magari, proponendosi essi stessi.
Mese: Agosto 2010
Le diverse aspirazioni dei giovani cinesi e dei giovani italiani
Via Vittorio Bertola Dopo un mese all’estero in una delle situazioni più dinamiche del pianeta, non è facile reinserirsi nei ritmi paciosi e nei discorsi provinciali della nostra Italia. Accendere la televisione o leggere i giornali è deprimente; anzi, lo era già sentire i discorsi dei tamarri di ritorno da Sharm sul pullman che ci … Leggi tutto
Primarie fai date con il Fatto Quotidiano
Antivirus embedded
Intel ha comprato McAfeee per 7.68 miliardi di dollari per inserire i sistemi antivirus direttamente nei suoi chip Intel Corporation has entered into a definitive agreement to acquire McAfee, Inc., through the purchase of all of the company’s common stock at $48 per share in cash, for approximately $7.68 billion. Both boards of directors have … Leggi tutto
Alla ricerca di una Arianna Huffington italiana
Via Rosebud Una analisi delle dinamiche che hanno portato a questo risultato, non potrebbe prescindere da un’analisi della figura che lo ha propiziato. Arianna Huffington, nata Arianna Stassinopoulos, non era infatti una novizia quando ha cominciato ad interessarsi di giornalismo online, quanto piuttosto una figura giornalistica di successo, che aveva già tentato finanche una sua … Leggi tutto
Come funziona il denaro
How Your Money Works from MUSCLEBEAVER on Vimeo.
In autunno forse arriva il tablet di Google
We’ve been waiting on pins and needles for Google to announce some official Android tablet plans for so long we’d almost forgotten about Mountain View’s other operating system — but from what we’re hearing, Chrome OS is about to jump to center stage with a tablet debut on Verizon just before the holidays. Our friends at Download Squad are told by a reliable tipster that HTC is building a Tegra 2-based Chrome OS tablet for Google with a 1280 x 720 multitouch display, 2GB of RAM, at least 32GB of storage with the possibility of expansion, GPS, a webcam, and the usual wireless connectivity, including a 3G radio. Launch is pegged for Black Friday on November 26, and apparently the plan is to offer the device for extremely cheap or free on subsidy, which makes sense — it is just a browser, after all, and “free” sounds mighty nice compared to the iPad’s $499 entry point. (Of course, you’ll undoubtedly be tied to a Verizon contract, but we’ll just let that slide for now.) We’ll see how much of this comes true in the next few months — we’re certainly intrigued.
I misteri sull’asse San Marino-Londra
A volte seguire il filo di una giovane vita che si spezza in carcere, una delle tante morti che la cronaca è costretta a registrare, archiviata forse troppo facilmente come “suicidio”, può svelare, come nelle migliori spy story, uno dei più complicati e oscuri intrighi internazionali degli ultimi tempi. Una storia di ‘ndrine calabresi che parlano in perfetto londinese e riciclano soldi sporchi a San Marino grazie a colletti bianchi che lavorano nel settore della telefonia. Niki Aprile Gatti aveva 26 anni, era nato ad Avezzano, in provincia dell’Aquila, e per sua sfortuna aveva trovato lavoro come programmatore in un’azienda finita nel mirino degli inquirenti (la Oscorp SpA). Arrestato il 19 giugno 2008 in circostanze molto particolari, venne ritrovato quattro giorni dopo morto impiccato nei bagni del carcere fiorentino di massima sicurezza di Sollicciano. «Suicidio», per il Gip di Firenze che nel maggio scorso ha archiviato il caso. «Omicidio» per la madre Ornella Gemini che da allora non si è mai stancata di gridare la sua personale verità.
Millecinquecento lettori
Quasi cinquant’anni fa, il giornalista Enzo Forcella ha scritto un bel saggio chiamato “Millecinquecento lettori”, che inizia cosi’: “Un giornalista politico, nel nostro paese, puo’ contare su circa millecinquecento lettori: i ministri e i suoi sottosegretari (tutti), i parliamentari (parte), i dirigenti di partito, sindacalisti, altri prelati e qualche industriale che vuole mostrarsi informato. Il resto non conta, anche se il giornale vende 300 copie. Prima di tutto non e’ accertato che i lettori comuni leggano le prima pagine dei giornali, e in ogni caso la loro influenza e’ minima. Tutto il sistema e’ organizzato sul rapporto tra il giornalista politico e quel gruppo di lettori privilegiati.”
Quasi tutto il giornalismo italiano e’ contagiato da questo vizio, l’eccessiva vicinanza al mondo politico (quello di sinistra come quello di destra) e La Repubblica certamente non ne e’ esente. Certamente, le mie idee politiche e i miei pregiudizi hanno colorato le cose che ho scritto, facendomi sicuramente sbagliare in qualche giudizio o interpretazione. Ma se io ho sbagliato, ho sbagliato cercando di scrivere la verita’, con una certa documentazione e per sostenere il mio punto di vista.
Il geek Francesco Cossiga
Dagli smartphone agli auricolari bluetooth. Dai laptop alle connessioni a internet a banda larga. C’è una cosa di cui Francesco Cossiga, l’uomo a conoscenza di molti misteri, non faceva mistero: la sua passione per le nuove tecnologie. Un amore che lo spingeva a contattare le aziende per farsi mandare i prototipi di tutte le novità o a tirare giù dal letto i colleghi politici per vantarsi delle ultime conquiste digitali.
“A volte mi telefonava a casa alle 5 del mattino per raccontarmi di avere un cellulare che ancora non era in vendita in Italia”, ricorda Franco Grillini, ex deputato che con il presidente emerito della Repubblica condivideva la stessa passione per l’hi-tech. “Ci confrontavamo spesso sui nostri ultimi acquisti”, racconta Grillini. “Qualche anno fa, quando l’iPhone non era ancora in vendita in Italia, ero riuscito ad avere il telefonino della Apple. Appena Cossiga lo vide mi disse sorridendo: ‘Potresti regalarmelo, maledetto”.