È un atto di accusa impietoso la lettera, che potete leggere sul nostro giornale, con cui Nicola Borzi, storico membro del Comitato di Redazione del Sole 24Ore, annuncia le sue dimissioni, rivelando i limiti del direttore Riotta e quelli di un gruppo in cui le dinamiche “politiche” contano più del prodotto editoriale e dei lettori. A noi la vicenda non interessa in sé (dopo tutto sono fatti loro), ma – trattandosi di uno dei primi quotidiani italiani per tiratura e prestigio – per quello che rivela, per lo squarcio che apre sul giornalismo cartaceo in Italia.
E quello che emerge dalla lettera di Borzi è innanzitutto che il Sole 24Ore, al pari degli altri, perde copie di giorno in giorno. Ma quel che è peggio è che né il direttore né l’editore abbiano la più pallida idea di cosa fare e, nella speranza che nessuno se ne accorga, fanno gli gnorri continuando a fare come se niente fosse, imitando sciaguratamente la sala da ballo del Titanic, dove si continuava allegramente a danzare ignari dell’iceberg. Idee per rinnovare il giornale? Nessuna, se non un paio di trucchi da “copia & incolla” dalla stampa estera, mentre il giornale diventa “uno di quegli animali mitologici che fondono membra di esseri diversi, un ircocervo che va perdendo la sua identità”.
Calcio Mafie
Via LaStampa.it Riciclaggio di soldi mediante sponsorizzazioni, partite truccate, scommesse clandestine, presidenti prestanome, il grande affare del mondo ultrà, le «mani» sulle scuole calcio: le infiltrazioni mafiose nel mondo del pallone sono numerose. È la denuncia dell’associazione Libera, che ha presentato il dossier «Le mafie nel pallone – Storie di criminalità e corruzione nel gioco … Leggi tutto