I giornalisti digitali: sotto pressione, ma in fondo ottimisti

Via The Guardian

Longer hours, more pressure, decreasing quality and less enjoyable work. Old media is a dark, dark place for journalism – at least that’s the mood of many of the journalists who were interviewed for the annual Oriella digital journalism study.

There are some reasons to be cheerful, which include journalists not being quite as pessimistic as the previous year. Are things really that bad?

Leggi tutto

La quarta edizione della Startup Night a Milano il 12 Luglio

Il 12 luglio 2010, ritorna a Milano la quarta edizione della Startup Night, l?evento che, nello stile  dei meetup concentra e attrae imprenditori della rete, venture, business angel e startupper italiani. Diverse le novità di questa edizione: insieme alla capacità di fare network e agevolare la cultura d?impresa applicata al web e ai settori ad … Leggi tutto

E’ arrivato il Tabdroid

Dopo vari ripensamenti sul cosa scegliere: se gettarsi sull’Ipad dominante media e mercato, ma terribilmente chiuso, o investire su qualcosa di alternativo e originale si è deciso di comprare un tablet cinese con sistema operativo Android, quelli che vengono definiti cloni dell’Ipad. Il tablet è arrivato. Si tratta di un Eken m003, uno dei più … Leggi tutto

Ma il Mullah Omar dove sta ?

Via IlPost Quasi tutti i siti dei giornali italiani stanno riportando la notizia dell’arresto del leader dei talebani, il Mullah Omar. Noi stiamo ancora cercando di capire quanto la notizia sia fondata o meno: in Italia è partita da Adnkronos, che ha ripreso un servizio di Tv Tolo, un’emittente televisiva afgana, che avrebbe a sua … Leggi tutto

Il 9 luglio la giornata della superinformazione

Arianna Ciccone via Valigia blu Cari editori, cari rappresentanti della Federazione Nazionale della Stampa, Vi scrivo in merito allo sciopero del 9 luglio 2010 come strumento di contestazione contro la Legge bavaglio. In questi giorni riflettevamo su questa forma di protesta. Ma se si vuole dare un segnale forte per contrastare una legge che vuole … Leggi tutto

Gli edicolanti custodi del bazaar

GPO su Lastampa.it

L’edicolante del 2010 vende anche (ancora) i giornali, e dei giornali smista pure i cosiddetti panini, cioè gli omaggi acclusi, cartacei e non, gratuiti e non. Non si tratta di un compito facile: tante le iniziative da tenere a mente, i desideri speciali dei clienti da assecondare, anche le ordinazioni da modulare, da programmare, quando ad esempio si deve prevedere quanti acquirenti ci saranno per il libro, quanti per il dvd, quanti vogliosi dei prodotti tutti della stessa collana editoriale che prevede una lunga serie di uscite, quanti attratti soltanto dalla prima proposta, di solito a prezzo assai basso, se non addirittura in regalo pieno. L’edicolante deve poi anche andare incontro al cliente che si è perso la prima uscita di quella serie, e fa capire che avere quel «pezzo» è vitale per la sua collezione, magari anche per la sua cultura. Irritandosi se lo stesso «pezzo» non arriva in fretta, e irritandosi ancora di più se il prezzo dell’arretrato è leggermente maggiorato rispetto a quello originario.

L’edicolante vende anche (ancora) i giornali, ma lo fa ormai come il grande calciatore quando palleggia sulla spiaggia con il pallone grosso e leggero dei bambini. Troppo facile, se lo ha fra i piedi. Può persino accadere che il cliente, sapendo a quale mole di tremendo lavoro extra l’edicolante è ormai sottoposto, lo aiuti prelevando da solo i giornali, quotidiani o periodici che siano, e persino autofacendosi il conto. Ci sono clienti, sapienti e teneri ad un tempo, i quali aiutano addirittura l’edicolante a districarsi nella massa enorme di pubblicazioni speciali, di supplementi e inserti straordinari che gli piombano in edicola per una qualche occasione speciale, come ad esempio è accaduto con la recente coppa del mondo di calcio.

Leggi tutto

I primi 10 anni di Metro

Metro compie 10 anni in Italia e li ricorda con i pensieri dei suoi lettori Metro compie 10 anni, da allora il nostro motto resta sempre lo stesso. Raccogliamo in questo articolo gi interventi più significativi di chi ha contribuito in questi 10 anni di storia a fare di METRO un immancabile, gratuito, appuntamento quotidiano. … Leggi tutto

I furbetti del quartierino e le rose che non colsero

Via Massimo Mantellini

La verità è che gli editori si rivolgono ai propri clienti parlando lingue diverse a seconda che i loro spettabili interlocutori si trovino nel salotto, in cucina o nel bagno di casa proprio e questa o è una miopia formidabile o va archiviata nella ormai corposa cartelletta denominata “furbetti del quartierino”. Se il principio secondo il quale ognuno ha diritto di disporre commercialmente di ciò che produce nelle maniere che meglio ritiene è vero, è contemporaneamente difficile da accettare che lo stesso bene abbia così ampi margini di remunerazione dentro un sistema (la rete Internet) che è ormai sostanzialmente omogeneo. Nessuno paga volentieri tre volte per lo stesso bene, nessun editore può essere così ingenuo da credere che i propri utenti su iPhone o sul web, su Kindle o su carta siano persone completamente differenti.

Già i modelli di business basati sul fee sono molto difficili da accettare dopo un decennio di accesso gratuito alle notizie, se a questo si aggiunge la scarsa capacità di organizzare una sola offerta credibile per i propri clienti nel momento in cui si decide di cambiare strategia, allora davvero le possibilità di successo si riducono al lumicino.

Leggi tutto