Fuor di metafora, Chiamparino svela in un libro-intervista, scritto a quattro mani con Paolo Griseri, firma di punta di Repubblica, quali saranno le sue prossime mosse “oltre il Pd”, come ancora provvisoriamente s’intitola il volume, la cui uscita è prevista dopo la pausa estiva in occasione della festa nazionale democratica che si terrà a Torino dal 28 agosto al 12 settembre.
«Ormai è chiaro: il progetto del Pd è fallito», ripete da tempo Chiamparino e in questo saggio politico tenta di spiegare le ragioni per cui il centrosinistra “ha sempre perso” e perché un partito ostaggio, a livello nazionale e locale, di gruppetti, correnti e sottocorrenti è destinato all’implosione. Non si tratta di una biografia né tantomeno di un libro di memorie. Coloro che si aspettano un bilancio dei quasi dieci anni trascorsi al piano nobile di Palazzo civico rimarranno delusi: vola alto, il sindaco più amato dagli italiani, quasi volesse prenotare per sé un ruolo nazionale. Magari per riprendere il cammino interrotto da ministro ombra al Federalismo di Veltroni e di componente della segreteria Franceschini: esperienze che gli hanno lasciato parecchio amaro in bocca.